CANNETO – Per la stima dei danni si dovrà attendere almeno domani e, forse, anche un paio di giorni, ma la tromba d’aria che ieri ha colpito il distretto vivaistico di Canneto sull’Oglio e altre zone della provincia di Mantova sarà ricordata a lungo, in particolare appunto nella patria delle latifoglie a foglie caduca, dove i danni – stima la Federazione provinciale di Coldiretti – potrebbero toccare qualche milione di euro.
Lo scenario che si presenta è apocalittico, con interi filari di alberi spezzati dalla furia del vento e del downburst, il fenomeno di forti correnti d’aria che si abbattono al suolo con particolare violenza e che di fatto scoperchiano tetti, piegano colture in campo, spezzano o sradicano alberi, come si è visto ieri in provincia (da Asola a Marcaria, da Bozzolo a Pegognaga, fino alle frazioni di San Benedetto Po).
“Nella mia azienda a una prima stima mi ritrovo almeno 100mila euro di danni – afferma Stefano Zecchina di Tecnovivai di Canneto sull’Oglio e presidente del distretto PlantaRegina -. Su interi filari di 100 alberi ne sono rimasti intatti due o tre, gli altri sono stati spezzati, i vasi sdraiati e in alcuni casi rotti”.
Ed è così per molti altri colleghi del comparto vivaistico di Canneto sull’Oglio, dove si possono trovare anche filari da 150 o 160 alberi, con solo sei o sette piante non colpite dalla furia del vento, riporta Coldiretti Mantova. Si tratta di casi in cui non sempre gli operatori sono assicurati.
“La nostra azienda ha assicurato solamente la vasetteria, ma non le piante, perché il costo sarebbe così elevato che dovrei lavorare un anno per coprire il premio assicurativo delle piante in pieno campo”, fa sapere Zecchina.
Per la conta definitiva dei danni e l’impatto sul tessuto produttivo del distretto vivaistico di Canneto sull’Oglio bisognerà attendere qualche giorno, ma secondo le prime stime di Coldiretti Mantova si può calcolare un impatto non inferiore ai due milioni di euro, con danni che hanno coinvolto anche le produzioni di mais.
Il meteo impazzito di ieri ha colpito anche nella zona di Bozzolo, dove sono stati allettati campi di mais, mentre nell’area di Pegognaga e di Portiolo di San Benedetto Po sono stati scoperchiati tetti e porzioni di stalla.
“Il vento ha innescato una tromba d’aria intorno alle 18:15 – spiega Alessandro Gandolfi -. Ero sul trattore e vedevo nitidamente il vortice avvicinarsi pericolosamente al campo, proveniente da Parma. Poi ha virato e ha colpito la stalla, arricciando una parte della copertura. Dovrò intervenire al più presto, sono naturalmente assicurato e i danni non credo siano inferiori ai 10-15mila euro”.
Calcola non meno di 10mila euro di danni anche Giovanni Bernini, allevatore di bovine da latte a Portiolo di San Benedetto Po. “Un vento molto forte ha scoperchiato una parte del tetto della stalla – racconta -. È capitato tutto verso le 19:30, quando si sono abbattuti turbini tali che per cinque minuti non si è riuscito a vedere a distanza di venti metri, per la polvere sollevata”.