Maltrattamenti all’elefantessa: Enpa e LAV parti civili al processo a Mantova

L'elefante sequestrato (foto: sito ENPA)

MANTOVA – L’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) è stata ammessa come parte civile nel processo che si aprirà a Mantova sulla vicenda di Bambi, l’elefantessa di 54 anni sequestrata nel marzo 2023 a un circo di Asola a seguito di gravi maltrattamenti. L’ufficio legale, attraverso l’avvocato Enpa Claudia Ricci aveva presentato denuncia.

“L’animale – scrive una nota di Enpa – era detenuto in condizioni non conformi alle normative sul benessere animale, in un recinto inadeguato, senza spazio sufficiente per il movimento e con segni evidenti di stress e sofferenza. Secondo la relazione dei veterinari e dei Carabinieri Forestali, Bambi era costretta a vivere in un ambiente sporco e non conforme ai suoi bisogni etologici, manifestando il suo malessere attraverso comportamenti stereotipati, come il continuo dondolio della testa e il girare in tondo nel poco spazio disponibile”.

Il sequestro dell’elefantessa era stato disposto dal GIP del Tribunale di Mantova, ma nonostante il provvedimento, il proprietario del circo aveva continuato a farla esibire in spettacoli pubblici, aggravando ulteriormente la sua sofferenza. Questo ha portato a una nuova indagine e a una seconda accusa nei confronti del detentore dell’animale, che dovrà rispondere non solo di maltrattamento, ma anche di violazione di sequestro giudiziario.

“L’Enpa, da sempre in prima linea nella tutela degli animali sfruttati nei circhi, ha accolto con soddisfazione l’ammissione come parte civile nel processo, sottolineando l’importanza di difendere in tribunale il diritto degli animali a essere trattati con dignità e rispetto”.

Il Tribunale di Mantova ha anche disposto la prosecuzione del giudizio, fissando la prima udienza dibattimentale per il prossimo 14 aprile.

“Questa storia è l’ennesima dimostrazione dell’inaccettabile sofferenza a cui gli animali vengono sottoposti nei circhi – ha commentato Carla Rocchi, Presidente Nazionale di ENPA -. Bambi è stata costretta a vivere in condizioni vergognose, senza spazio, senza stimoli e senza cure adeguate. E nonostante un provvedimento di sequestro, il suo sfruttamento è continuato come se nulla fosse. Questa impunità deve finire: chi sfrutta e maltratta gli animali deve essere chiamato a risponderne davanti alla giustizia. Enpa sarà presente in aula per dare voce a Bambi e a tutti gli animali che ancora oggi subiscono questa insopportabile crudeltà.”

“Si tratta di un passo fondamentale per portare nelle aule di tribunale la giustizia per questo animale – dice invece LAV – e per tutti quelli ancora rinchiusi sotto i tendoni a strisce che costantemente devono sopportare condizioni di vita inadeguate, lunghi viaggi, addestramenti, ovvero quanto di più lontano rispetto al benessere e alla loro natura”.