Mantova da oggi in arancione. Fontana: “auspico comportamenti responsabili”

MANTOVA – Da oggi la provincia di Mantova e il resto della Lombardia tornano in zona arancione.
Questo significa anzitutto la possibilità di spostamenti all’interno del proprio comune, la riapertura dei negozi non essenziali e il ritorno a scuola dei ragazzi.
Da oggi possono infatti riprendere le lezioni in presenza gli studenti di tutti e tre gli anni delle medie e da domani, per quanto riguarda il territorio virgiliano, sarà così per il 50% di quelle delle scuole superiori.
Il governatore Attilio Fontana ha parlato di “graduale ritorno alla normalità” auspicato da tutti e che “comportamenti responsabili e vaccinazioni renderanno più vicino”.
Il governatore ha aggiunto: “quando saremo fuori bisogna chiederlo ai medici, ma questa estate, entro luglio, sempre che arrivino i vaccini, saremo messi in una condizione tale per cui avremo riconquistato praticamente tutte le nostre principali libertà. Siamo nelle condizioni per dire che faremo un’estate da liberi”.
“Il vaccino è la strada attraverso cui arrivare alla zona bianca. È l’unico mezzo che ci consente di combattere efficacemente il virus, quindi più vaccini facciamo e più ci avviciniamo alla libertà. Abbiamo la potenzialità per superare i 150 mila vaccini al giorno se ci saranno i vaccini”.

COSA SI PUO’ FARE IN ZONA ARANCIONE 

Sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune senza autocertificazione. Si   possono visitare i parenti entro i confini del comune; una sola visita al giorno; e con 2 persone al massimo, esclusi i figli under 14 e i disabili con conviventi.

Le seconde case si possono raggiungere da soli o insieme al nucleo familiare convivente.

Rimane il divieto di uscire dalla Regione senza motivazione valida e il coprifuoco, dalle 22 alle 5, rimane sempre in vigore.

In zona arancione aprono i negozi, anche quelli non essenziali. I centri commerciali, però, come per la rossa, sono chiusi nel weekend e nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di supermercati e farmacie al loro interno.
Parrucchieri e centri estetici tornano ad aprire.

Possono frequentare la scuola in presenza tutti gli alunni fino alla terza media. Negli istituti superiori resta la didattica a distanza al 50 per cento (possibile aumentare la presenza fino al 75 per cento). Il presidente della Regione e i sindaci non possono decretare chiusure autonome a meno che nel territorio non si superino i 250 contagi per 100.000 residenti o le positività non crescano veloci.

Bar, ristoranti, pizzerie e gelaterie restano chiusi al pubblico tranne che l’asporto (i bar fino alle ore 18 mentre i ristoranti possono restare aperti fino alle 22). Autorizzate anche le consegne a domicilio.

Le passeggiate, i giri in bicicletta e la corsa si possono praticare su tutto il territorio comunale, anche in aree attrezzate e parchi pubblici.
Sono consentiti gli sport individuali senza contatto e all’aperto. Restano chiuse le palestre e le piscine.