Mantova, dal 16 settembre tutti i consultori tornano alla normale attività

L'ospedale Carlo Poma

MANTOVA – Dal 16 settembre prossimo tutti i consultori dell’Asst di Mantova torneranno alla loro normale attività. La decisione è stata condivisa durante un incontro che si è tenuto il primo agosto tra Azienda socio sanitaria territoriale, Ats della Val Padana e un gruppo di sindaci in rappresentanza degli ambiti territoriali della provincia. Un appuntamento importante, che ha portato anche all’istituzione di un tavolo di confronto permanente per una programmazione, più in generale, dell’attività sanitaria nel segno di un dialogo aperto e costruttivo tra istituzioni sanitarie e locali, come tra l’altro richiede la riforma del sistema socio-sanitario regionale. Il tavolo si riunirà per la prima volta oggi, 28 agosto, in Comune a Mantova, alla presenza appunto delle direzioni di Asst, Ats e dei sindaci dell’ambito territoriale di Mantova.

La notizia della riapertura a pieno regime dei consultori rassicura la cittadinanza, dopo la preoccupazione espressa negli ultimi mesi. La scorsa primavera Asst aveva infatti predisposto un piano di riorganizzazione temporanea delle prestazioni offerte dalle strutture consultoriali in occasione delle ferie estive. Il piano prevedeva la rimodulazione delle aperture o il trasferimento di alcune attività ad altri consultori, in una logica di prossimità territoriale. Tali variazioni erano finalizzate a consentire ai professionisti le ferie contrattuali e a garantire ai pazienti le cure adeguate, limitando per quanto possibile eventuali disagi.

“La criticità principale – commenta il direttore sanitario di Asst Riccardo Bertoletti – ha riguardato il reperimento delle ostetriche, a causa dei tempi tecnici legati allo scorrimento delle graduatorie. Questa situazione ci ha messo in difficoltà, costringendoci a scegliere di penalizzare alcune attività rispetto ad altre. Ora che l’ostacolo è superato, possiamo ripartire con il consueto spirito di servizio nei confronti dei nostri pazienti. E abbiamo una maggiore consapevolezza di quanto la popolazione sia particolarmente legata ai servizi territoriali”.

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