Mantova e il terremoto: 10 anni dopo. Una rinascita dal sapore antico

MANTOVA – Ore 4:03 del 20 maggio 2012. E’ l’ora della prima forte scossa di terremoto, di magnitudo pari a 5.9 gradi della scala Richter che devastò gran parte dell’Emilia e piegò l’Oltrepò mantovano. Tante le case e le strutture fortemente danneggiate ma l’immagine più tristemente simbolica di quel giorno sono le facciate delle chiese crollate.
Sono passati 10 anni da quelle scosse che sarebbero state seguite da uno sciame sismico fino a quando la terra tornò a tremare ancora fortissimo: era il 29 maggio. Una prima scossa alle 9 di mattina di 5.8 di magnitudo 5.8, poi alle 12,56 pari 5.3 gradi, quindi alle 13.01 con magnitudo 5.1.
Mantova viene messa in ginocchio, e molti edifici e monumenti che già erano stati fortemente danneggiati dalla scossa di nove giorni prima, crollano o si danneggiano irreparabilmente. L’immagine simbolo stavolta è lo skyline ferito della città con il crollo del lanternino della basilica di Santa Barbara.
Il territorio mantovano colpito dal sisma è stato di 461 chilometri quadrati. Danni sono stati registrati in oltre quaranta comuni ma ad essere colpiti in maniera pesante sono soprattutto i quattordici comuni dell’Oltrepò, che sarebbero diventati celebri come i “comuni del cratere”: Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, Pegognaga, Poggio Rusco, San Benedetto Po, Gonzaga, Magnacavallo, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Felonica, Sermide, Motteggiana e Quingentole.
Sono state sfollate 1.300 famiglie accolte in 21 campi allestiti da Protezione Civile, Croce Rossa, Comuni e Associazioni. 129 le chiese mantovane danneggiate su 302, il 42% del totale, oltre 80 quelle dichiarate inagibili. Ma furono colpiti anche oratori, canoniche, campanili, edifici ecclesiastici.
Bastano questi numeri per dare un’idea di cosa ha significato il terremoto di dieci anni fa per il mantovano ma di cifre se ne potrebbero citare molte. Lo hanno fatto gli ospiti dell’approfondimento che abbiamo voluto organizzare per ricordare proprio questo anniversario e che abbiamo voluto titolare “Mantova e il terremoto: 10 anni dopo. Una rinascita dal sapore antico” perché il territorio virgiliano è riuscito si a rialzarsi, a rinascere dopo i giorni bui del 2012, ma è stata una rinascita rispettosa di quello che fino a quel momento era stato il territorio, degli usi e dei valori delle sue comunità.
Quello che proporremo sarà un viaggio indietro nel tempo fino proprio ai drammatici giorni del maggio 2012 e da lì si partirà per capire cosa è accaduto sino ad oggi per quanto riguarda la ricostruzione ma anche per approfondire se e come sono cambiate le comunità che sono state maggiormente interessate dal sisma.
Un viaggio che vogliamo dedicare a tutti i mantovani che sono stati colpiti da quel dramma e che con tanta forza e determinazione sono riusciti a riappropriarsi di una normalità che appariva quasi impossibile da riconquistare. Ma lo vogliamo dedicare anche a tutti coloro, e sono davvero tanti, che a vario titolo si sono spesi per guarire quella profonda ferita.
L’approfondimento, curato e condotto da Monica Bottura con la regia di Sandro Rizzo e le riprese video di Gino Giacomini, vedrà come ospiti il consigliere regionale sub commissario per il post sisma Alessandra Cappellari, il dirigente di Regione Lombardia responsabile della Struttura commissariale per l’emergenza e la ricostruzione post sisma Roberto Cerretti, il Direttore dell’Ufficio tecnico della Diocesi di Mantova Alessandro Campera, il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna e l’ex sindaco di Quistello Luca Malavasi. Durante la trasmissione interverranno anche i primi cittadini di Mantova Mattia Palazzi e di Moglia Simona Maretti, ed altri personaggi impegnati con la ricostruzione.
La trasmissione, visibile on line su Mantovauno, ha debuttato ieri sera su ValpadanaTv (canale 99) dove sarà ancora in onda stasera alle ore 23 e domenica 22 maggio alle 12.50. Stasera sarà in onda alle ore 21 anche su LombardiaTv (canale 80).  A tal proposito si coglie l’occasione per ringraziare per la collaborazione il Comune di San Benedetto Po, i video operatori Gian Maria Pontiroli, Alessandro Tanassi e Massimo Vincenzi.
Si ringraziano inoltre per la cessione delle immagini la Diocesi di Mantova, l’architetto Monica Nascig, il Comune di Quistello e la collega video giornalista Barbara Dentis.
Tutta la nostra “prima pagina” di oggi sarà comunque dedicata con servizi ed approfondimenti al sisma di 10 anni fa e a quei momenti in cui una terra come quella mantovana, solitamente generosa e abituata a dare aiuto, sperimentò la solidarietà e la vicinanza dell’Italia intera, e non solo. Ma sarà anche dedicata alla resilienza della gente della bassa, ai numeri della ricostruzione che in questo caso non sono delle fredde cifre ma la testimonianza tangibile della forza di ricominciare.