Mantova recupera le Pescherie e si riscopre città d’acqua. Ora servono 700 mila euro per la parte monumentale

MANTOVA – Il recupero delle Pescherie di Levante di Giulio Romano avanza.
Oggi pomeriggio è stato inaugurato il termine dei lavori del secondo lotto. E tanti sono stati i cittadini che si sono ritrovati sotto il porticato dell’edificio giuliesco per assistere alla cerimonia di inaugurazione e poter vedere i locali restaurati del palazzo che si aggiungono a quelli già recuperati con il primo lotto.
A spiegare l’intervento e il suo significato c’erano il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il presidente della Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano Paolo Corbellani, il presidente degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Italo Scaietta, il soprintendente alle belle arti e paesaggio Gabriele Barucca e il progettista Giorgio Sebastiano Bertoni.

UN ALTRO PASSO IN AVANTI PER VALORIZZARE UN LUOGO STORICO E IL RIO

E’ stato così spiegato che il lotto di lavori appena ultimato da parte della Fondazione Le Pescherie rappresenta un altro passo importante nel ciclo di rifunzionalizzazione delle Pescherie di Levante, che restituisce alla città spazi di prestigio per attività culturali e ricreative e per la valorizzazione del monumento giuliesco e del Rio. Parte dell’intervento è stato realizzato nell’ambito del progetto “Partiamo dal Te – Percorsi e programmi di rigenerazione urbana da Palazzo Te alla Reggia Ducale”, finanziato da Regione Lombardia, attraverso il PIC Piano Integrato della Cultura, e coordinato dal Comune di Mantova.

PALAZZI: RESTITUIAMO AI MANTOVANI IL RAPPORTO CON LA LORO CITTA’ D’ACQUA. SISTEMEREMO ANCHE LE BECCHERIE

Nelle Pescherie di Giulio Romano convivono il legame profondo e radicato della città con l’acqua e la grande cultura del Cinquecento. Per la valorizzazione di questi temi nel 2024 verrà creato il “Mantova e Sabbioneta Heritage Centre – Pescherie di Giulio Romano”, uno spazio di narrazione e interpretazione finalizzato a veicolare i valori che hanno condotto Mantova e Sabbioneta al riconoscimento di sito Unesco, concentrando l’attenzione sulla funzione, sul ruolo e sul significato che l’acqua ha rivestito e riveste per la città e per la comunità.
Particolare questo su cui ha insistito Palazzi, che ha ricordato come i primi atti relativi a quest’area presi nel 2015 a pohi mesi dal suo insediamento, furono “il potenziamento dell’illuminazione della zona e la navigazione di un tratto di Rio. Quelli erano gesti di cui oggi si può capire il significato, perchè la nostra volontà è di restituire ai mantovani il rapporto con la loro città d’acqua e di recuperare un luogo storico rendendolo però moderno e funzionale” ha detto il sindaco che poco più tardi, nel visitare la parte restaurata e arrivando sino al Rio, ha chiesto esplicitamente al soprintendente Barucca di iniziare a pensare a delle soluzioni per far si che le splendide Beccherie, contigue all’area recuperata, possano presto diventare uno spazio fruibile, anche per iniziative.
Palazzi ha pure evidenziato come il recupero delle Pescherie e la loro fruizione da parte di mantovani e turisti “renderà l’area anche molto più sicura rispetto ad oggi perchè solo la frequentazione di un luogo da parte della gente tiene lontani i malintenzionati come quelli che un paio di settimane fa hanno imbrattato i muri dell’edificio.

I LAVORI REALIZZATI CON IL SECONDO LOTTO 

Per quanto riguarda i lavori, per adeguare i servizi e gli spazi accessori alle nuove destinazioni, che comprenderanno un luogo di accoglienza e ristoro, la Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano ha ottenuto dal Comune di Mantova una estensione delle aree in concessione. A tale fine è stato restaurato il locale dell’ex cabina elettrica e sono stati ricavati tre nuovi locali di servizio sovrapposti sui tre livelli. Si è inoltre provveduto a ultimare il piano interrato con i servizi per il pubblico e con il locale dalla volta a botte denominato la grotta; è stato completamente
pavimentato e ripulito il grande spazio del sottoponte; infine sono stati realizzati gli impianti idrosanitari, di climatizzazione ed elettrici di tutti gli spazi. Le opere realizzate integrano in modo funzionale e organico quelle inaugurate il 23 ottobre 2020 con la denominazione “Dalle Pescherie al Rio”. Al finanziamento dell’intero intervento hanno contribuito: Regione Lombardia a valere sul progetto “Partiamo dal Te”,
Fondazione Comunità Mantovana e la Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano grazie alle risorse messe a disposizione dall’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, che ha generato la Fondazione stessa finalizzata al restauro per l’uso pubblico delle Pescherie di Levante, alle elargizioni Art Bonus di mecenati imprenditori e privati e ad altri gesti di generosità civica. E’ stato ricordato in particolare l’impegno su questo fronte di Abaco, Finservice, Castor e Sapiens.

SERVONO ANCORA 100 MILA EURO PER IL 2° LOTTO E 700 MILA PER IL TERZO 

Nonostante l’impegno di questi soggetti mancano ancora circa 100 mila euro relativi al secondo lotto che devono essere recuperati entro il prossimo dicembre e 700 mila euro (che quasi certamente saranno destinati ad aumentare) per il terzo lotto che porterà al recupero della parte monumentale, quella proprio che reca la firma di Giulio Romano. A tal proposito è stato il soprintendente Barucca ad annunciare che richiederà al Ministero la cifra per la realizzazione dell’ultima parte del recupero.