Mantova, violenza sulle donne: oltre 370 richieste d’aiuto nel 2024. Inaugurata la panchina rossa

MANTOVA – “Nel 2024 sono state oltre 370 le donne nel nostro territorio vittime di violenza e che hanno chiesto aiuto”: questo il dato drammatico sottolineato dall’assessore comunale alle politiche per la famiglia e alle Pari opportunità Chiara Sortino oggi, durante la cerimonia dello scoprimento di una targa accompagnata da una panchina rossa all’interno del giardino di Palazzo Soardi.
Oggi nella Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, Il Comune di Mantova ha scelto di inaugurare una panchina rossa, accompagnata da una targa in memoria di tutte le donne vittime di violenza e femminicidio.
Il momento è stato accompagnato da una riflessione del sindaco Mattia Palazzi, affiancato dalla stessa Sortino, dall’assessore alla pubblica istruzione Serena Pedrazzoli e l’assessore alla Legalità  Alessandra Riccadonna
“Per le donne che hanno chiesto aiuto, si attivano misure di tutela, protezione ed accompagnamento – ha continuato Sortino – ma il lavoro continua ogni giorno dell’anno a 360°, per sensibilizzare, informare e creare quella coscienza collettiva fatta di educazione e rispetto alla parità che può arginare questi terribili fenomeni”. Non si può più sottovalutare il fenomeno, il numero dei femminicidi è implacabile, un monito ad agire: un lungo elenco con i nomi di tutte le donne uccise per mano maschile dal novembre del 2024 ad oggi in Italia è stato letto con emozione dalla Presidente Commissione consiliare Pari Opportunità del Comune Laura Ferro.
Tra i presenti altri esponenti della Commissione e della Rete Antiviolenza oltre a rappresentanti del Forum Giovani della città. “Non si sconfigge la violenza con un provvedimento, ma con un impegno quotidiano di tutti, uomini e donne – ha dichiarato il sindaco – ricordiamo l’importanza del nuovo emendamento che riguarda il ‘libero consenso’ ed anche la valenza dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole, necessaria se si desidera formare le nuove generazioni al rispetto: siamo ancora lontani sul cammino verso la parità, come nel caso dell’occupazione femminile, la società è ancora intrisa di numerose iniquità che necessitano di un grande lavoro non solo legislativo, ma anche culturale”.
Non è solo un’emergenza, la violenza sulle donne che si ripete giorno dopo giorno è qualcosa di più grave, un serio problema che permea la nostra società. Ne hanno parlato i ragazzi del Forum Giovani, ricordando la necessità di una totale rivoluzione del pensiero, a partire dall’atteggiamento maschile di prevaricazione, anche solo a livello verbale. “Le famiglie da sole non offrono gli strumenti per l’educazione sessuo-affettiva che invece la scuola può e deve offrire”.
I ragazzi hanno auspicato una serio impegno per intervenire sui bambini fin da piccoli, attraverso l’educazione e un cambiamento di culturale radicale, unica via per porre fine alle violenze.

Elisabetta Romano