Marco Boglione, in visita alla Corneliani, accende le speranze. E’ lui l’investitore?

Boglione mette la parola fine sull'operazione Corneliani. Domani al Mise il D-day per l'azienda

MANTOVA – Il tam tam è stato subito velocissimo, e del resto la notizia che stava rimbalzando era di quelle che potrebbero essere davvero importanti in un momento come quello attuale. La notizia è quella della visita stamani in Corneliani, intorno a mezzogiorno, dell’imprenditore torinese Marco Boglione, il fondatore e presidente di BasicNet, azienda proprietaria dei marchi Kappa, Robe di Kappa, k-Way, Superga, Jesus Jeans, Briko e Sebago. 
Boglione non è solo uno dei nomi più importanti dell’imprenditoria del settore tessile del Paese ma è anche colui che, attraverso BasicNet, ha concretizzato le acquisizioni di marchi storici come gli stessi K-Way e Sebago, nei loro momenti di maggior difficoltà riuscendo a rilanciarli. 
Per dare un’idea, nel 2019 le vendite aggregate dei licenziatari commerciali e produttivi di BasicNet, con i diversi marchi acquisiti negli anni, hanno sfondato il muro del miliardo di euro, mettendo a segno un aumento del 17,1 per cento.
Non stupisce che oggi la visita di Boglione in Corneliani abbia fatto pensare e soprattutto sperare a un eventuale interessamento dell’imprenditore per il marchio d’abbigliamento mantovano.
E’ lui dunque il possibile investitore di cui si è parlato più volte ultimamente?  La risposta si saprà solo nei prossimi giorni. Boglione è rimasto in azienda alcune ore. Quanto basta perchè si alimentasse subito la speranza che possa essere davvero interessato a investire nell’azienda, lui che è riuscito a raccogliere successi imprenditoriali importantissimi in un settore non facile dove si trova a competere a livello mondiale con giganti dal fatturato anche di 20-30 volte più grandi.
Intanto domani si riunirà il cda di Corneliani che dovrebbe procedere alla richiesta al 
al tribunale del rinvio di 90 giorni per la scadenza del deposito del piano concordatario. Domani i lavoratori, che anche oggi hanno fatto un’ora di sciopero, saranno di nuovo in presidio, così come annunciato fino a quando la proroga non sarà ufficialmente approvata dal Consiglio di amministrazione.