Maturità, al via la prima prova per 2.700 studenti mantovani

MANTOVA – Sono circa 2.700 gli studenti mantovani che oggi saranno impegnati con la prima prova di italiano dell’esame di maturità.

La prova, identica per tutti gli indirizzi scolastici, è composta da sette tracce predisposte dal Ministero dell’Istruzione, suddivise in tre tipologie: due analisi del testo, tre prove di testo argomentativo e due temi di attualità.
Tra le ipotesi più gettonate nel consueto “toto-tracce”, circolano nomi e argomenti come Gabriele D’Annunzio, l’Intelligenza Artificiale, le guerre, il Giubileo e il nuovo Papa.
Domani, mercoledì 19 giugno, sempre a partire dalle ore 8:30, si svolgerà la seconda prova scritta, differenziata in base agli indirizzi di studio. I maturandi del Liceo classico affronteranno il Latino, mentre quelli dello Scientifico saranno alle prese con Matematica. Al Liceo linguistico la prova riguarderà Lingua e cultura straniera 1, mentre per gli Istituti tecnici del settore economico – indirizzo Turismo sarà protagonista l’Inglese. Per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”, invece, la seconda prova verterà su Geopedologia, Economia ed Estimo.
A partire dal 23 giugno – con date stabilite autonomamente dai singoli istituti – prenderanno il via i colloqui orali, durante i quali i candidati dovranno anche presentare le esperienze realizzate nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Pcto), oltre a discutere le competenze acquisite in Educazione civica. In alcuni indirizzi è inoltre prevista una terza prova scritta, a discrezione degli istituti e delle specificità formative.

A incoraggiare i ragazzi, alla vigilia dell’esame, è stato lo stesso ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che in un’intervista rilasciata all’Adnkronos ha voluto sottolineare l’importanza di credere nelle proprie capacità: “I ragazzi hanno dentro di loro tanti talenti e la loro grande bellezza sta proprio nella diversità dei talenti. Domani dovranno valorizzarli: serve tirarli fuori. E se si ha la coscienza a posto, se si è studiato, non vi è motivo per non affrontare serenamente queste giornate”.
Il ministro ha anche condiviso un ricordo personale legato alla sua maturità:“Ricordo un tema su Carlo Porta, che mi piacque particolarmente perché si tratta di un poeta dialettale milanese capace di interpretare magistralmente la società del suo tempo. I suoi personaggi, autentici popolani, sono figure molto veraci. Ricordo anche l’orale con Euripide. Ero sereno, mi sentivo abbastanza carico, ero preparato e non ebbi particolari problemi. È un ricordo positivo, e poi venne il dopo esame: andai a Madrid con un amico e girammo per la Spagna”.
Valditara ha infine affrontato il tema dell’importanza del voto in condotta per l’ammissione all’esame di quest’anno, ribadendo il valore educativo della responsabilità: “Il più forte rilievo dato al voto in condotta vuole essere un modo per far comprendere a fondo il principio di responsabilità, rispondere cioè degli atti che si compiono. Si diventa adulti anche affrontando e assumendosi le proprie responsabilità. Se una persona ispira la sua condotta al rispetto verso i compagni, verso gli insegnanti e verso i beni pubblici, difficilmente avrà un voto in condotta non soddisfacente”.