MANTOVA – Un furto meticoloso e ben organizzato, certamente opera di professionisti, ha colpito la nuova sede della Croce Verde in via Donati a Mantova, che sarebbe dovuta entrare in funzione intorno al 10 gennaio. L’episodio, avvenuto nella notte, ha lasciato un danno complessivo di 150mila euro tra beni sottratti e danni strutturali.
La struttura, sostanzialmente isolata, era già dotata di sei telecamere di videosorveglianza posizionate all’esterno. Le ultime immagini registrate, alle ore 3.17 di stamattina, hanno mostrato un movimento sospetto, tant’è che il sistema ha inviato gli sms al personale dell’associazione a esso collegato. Subito dopo, le telecamere sono state disattivate: i ladri hanno staccato tutte le spine collegate al sistema e portato via il DVR, eliminando ogni traccia video del loro operato.
Secondo quanto ricostruito, i malviventi – che hanno approfittato della nebbia presente nella zona – sono dai campi retrostanti che confinano con il quartiere di Te Brunetti: sull’erba sono ancora visibili i segni di un mezzo che fa manovra. Probabilmente qualcuno ha scavalcato la recinzione retrostante lo stabile e, dopo aver fatto il giro fino alla facciata, ha forzato una sbarra di ingresso e divelto le reti da cantiere che delimitano la zona, il tutto con ogni probabilità funzionale al poter accedere con dei furgoni.
A quel punto i ladri hanno scassinato due porte: la prima, quella esterna, ha permesso di entrare nello stabile; la seconda è quella della stanza che ospitava batterie e inverter grazie ai quali l’impianto fotovoltaico presente sul tetto risultava già funzionante. Dalla stessa stanza hanno portato via l’intero sistema di videosorveglianza, a cominciare dall’hard disk che registrava tutto. Il valore stimato del materiale rubato è di 120mila euro, a cui si aggiungono ulteriori 30mila euro di danni. Che il furto sia avvenuto per mano di professionisti lo testimonia il modus operandi, che fosse su commissione lo dimostra il fatto che i ladri hanno lasciato sul posto merce di grande valore come dei televisori ancora imballati da 80 pollici, che ovviamente in giornata sono stati trasferiti in altra sede.
Sul posto già questa mattina sono intervenuti i carabinieri di Mantova che hanno raccolto la denuncia e avviato le indagini, a cominciare da alcune impronte che sarebbero state rinvenute sul posto e sulle quali verranno effettuati approfondimenti. Ma il problema più contingente, adesso, consiste nel fatto che la nuova sede dopo il raid ladresco è rimasta senza sistema di videosorveglianza.
“Era tutto pronto per entrare a inizio gennaio – afferma con grande amarezza il presidente della Croce Verde Mantova Mario Merelli, affiancato dal responsabile della comunicazione Paolo Mantovani e dal progettista arch. Davide Bergamaschi – ma a questo punto non si sa. Conoscendo la destinazione di questa sede. l’operato dei ladri ci pare assurdo. Non potevano non sapere cosa ci fosse, visto che c’è un’ambulanza in bella vista nel deposito. Per noi è un danno decisamente importante, perché questa sede su cui abbiamo investito così tanto non l’abbiamo ancora iniziata a sfruttare e già ci troviamo in questa situazione. Noi ora siamo così: non abbiamo più niente”.
La nuova sede è costata 2,8 milioni di euro, di cui 1,7 finanziati tramite il superbonus 110, 250mila euro circa pagati con finanze proprie e i restanti 750mila euro da finanziare a breve tramite mutuo. Cifre importanti, importantissime per un’associazione di questo tipo, ma che la Croce Verde mantovana aveva deciso di investire per fornire un servizio migliore alla cittadinanza e garantire migliori condizioni in cui lavorare al proprio organico, oggi formato da 180 volontari, 23 dipendenti, 11 ambulanze per qualcosa come 14mila interventi all’anno sul territorio. “Questa spesa aggiuntiva non ce la possiamo permettere, al netto della franchigia che potrà corrisponderci l’assicurazione e che supponiamo potrà coprire solo una parte di quanto perso – dice sconsolato Merelli – ma confidiamo nel fatto che chi ha un minimo di possibilità un 100, 200 o 500 euro da devolvere li abbia, sapendo quello che è successo”.
Merelli ha anche annunciato di voler parlare al più presto con il sindaco Mattia Palazzi per discutere di tutte queste problematiche, e magari anche di altre: “non siamo qui da un anno. Siamo qui da 43 anni. La cittadinanza sa come lavoriamo, a volte anche rimettendoci”.
Per donazioni alla CROCE VERDE IBAN: IT90J0103011509000011381728