Maxi truffa Gratta e Vinci per 27 milioni di euro, indagati due mantovani

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MANTOVA – Una truffa milionaria che in quattro anni ha fatto intascare a 12 persone maxi vincite grazie ai Gratta e Vinci. E’ quanto emerso dalle indagini dei finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza che, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno dato esecuzione a sequestri preventivi di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per 27 milioni di euro, nei confronti di 12 persone, 10 residenti a Roma e 2 a Mantova, indagati a vario titolo per “truffa aggravata, accesso abusivo ai sistemi informatici, ricettazione e autoriciclaggio di capitali illeciti”.
I due mantovani sono l’ex guardialinee di serie A il 53enne Cristiano Copelli e la sua compagna Rita Botticelli, 55 anni, accusati di complicità con i dipendenti infedeli di Lottomatica.
Le indagini hanno consentito di individuare una condotta truffaldina posta in essere da dipendenti ed ex dipendenti della società concessionaria dei giochi per conto dello Stato, i quali sono riusciti ad “intercettare e incassare, tra il 2015 e il 2019, quattro biglietti del Gratta e Vinci”. La banda  infatti “accedendo al sistema informatico ad opere di dipendenti infedeli” in questo lasso di tempo è riuscita a scoprire dove sarebbero stati venduti i quattro biglietti del Gratta e Vinci dal valore più alto, intercettandoli e intascando i 27 milioni di euro.
Nel 2015, sono stati acquistati due biglietti da 5 milioni di euro, rispettivamente presso un rivenditore di Milano e uno in provincia di Brescia, mentre gli ulteriori due biglietti da 7 milioni di euro sono stati comprati nel 2017 a Foggia e nel 2019 a Cremona.