MANTOVA – Dopo quattro giorni di trattative senza sosta, è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei metalmeccanici tra Federmeccanica/Assistal, Fim, Fiom e Uilm. L’intesa riguarda oltre un milione e mezzo di lavoratori e rappresenta il culmine di una vertenza che ha visto più di 40 ore di sciopero. Nel Mantovano, questo accordo interessa oltre 15mila lavoratori.
L’accordo prevede un aumento salariale di 205,32 euro per il livello C3, da riparametrare per i livelli superiori o inferiori. Si tratta di un incremento dei minimi contrattuali pari al 9,64%, superiore alle previsioni Ipca-Nei per i prossimi anni, con il mantenimento della clausola di salvaguardia. In pratica, anche in futuro i minimi contrattuali saranno adeguati all’effettivo andamento dell’inflazione, confermando la struttura del CCNL del 2021.
Tra le novità più rilevanti, i flexible benefits passeranno dagli attuali 200 euro a 250 euro a partire dal 2026. Il nuovo contratto introduce anche importanti strumenti per la regolazione del mercato del lavoro: i lavoratori somministrati a tempo indeterminato (staff leasing) avranno diritto alla stabilizzazione dopo 48 mesi di servizio, mentre per i contratti a termine saranno definite causali con una percentuale di stabilizzazione al 20% come condizione per il loro utilizzo oltre il dodicesimo mese di contratto.
L’intesa rafforza inoltre la parte normativa relativa alle relazioni sindacali, ai diritti di informazione e partecipazione, alla formazione obbligatoria, alla salute e sicurezza sul lavoro e al contrasto alla violenza contro le donne. Ulteriori novità riguardano i cambi appalti privati, la gestione collettiva e individuale dei PAR, e il miglioramento dei diritti in caso di malattia grave, disabilità o assenze per lavoratori migranti diretti al Paese di origine.
Un primo passo verso l’innovazione riguarda la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro. Inoltre, i lavoratori adibiti a 21 turni matureranno ulteriori 8 ore di PAR, in linea con gli obiettivi della piattaforma sindacale.
Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, ha definito la firma dell’ipotesi di accordo “un risultato straordinario” dopo gli scioperi dei mesi scorsi. Il 23 novembre si riunirà il Comitato centrale della Fiom-Cgil, seguito dalla riunione degli organismi unitari a dicembre. Successivamente, l’accordo sarà illustrato nelle assemblee nei luoghi di lavoro e infine sottoposto a referendum vincolante tra tutte le lavoratrici e i lavoratori.
















