MANTOVA – Dopo 4 giorni di trattativa intensa nella giornata di venerdì 5 febbraio è stata raggiunta un’intesa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici tra Federmeccanica/Assistal, Fim, Fiom e Uilm. Un risultato importantissimo e non scontato, soprattutto alla luce dei numerosi stop e ribaltamenti di tavoli verificatisi nei mesi scorsi per il muro contro muro messo in atto soprattutto da Federmeccanica. Ora la bozza dovrà essere approvata nelle assemblee di lavoratrici e lavoratori interessati – un milione e mezzo in tutto il Paese – ma che si tratti di un ottimo accordo lo dimostrano i due capisaldi del rinnovo: aumento del salario e riforma dell’inquadramento professionale.
In particolare, è stato definito un aumento salariale di 100 euro per il terzo livello e di 112 euro per il quinto livello sui minimi contrattuali per il periodo che va dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2024. Le tranche saranno erogate a giugno 2021 per 25 euro, a giugno 2022 per 25 euro, a giugno 2023 per 27 euro, e a giugno 2024 per 35 euro. Sono confermati per ogni anno di vigenza del contratto 200 euro di flexible benefit istituiti con il Ccnl del 26 novembre 2016. Il 2020 è stato coperto con l’incremento di 12 euro sui minimi percepiti dalla mensilità di giugno e con 200 euro di flexible benefit per effetto dell’ultrattività della struttura del precedente contratto.
Per quanto riguarda l’inquadramento professionale, l’accordo per il nuovo contratto realizza l’aggiornamento e la revisione dell’inquadramento professionale adeguandolo alle profonde trasformazioni tecnologiche ed organizzative avvenute dal 1973, data a cui risale l’attuale inquadramento, ad oggi. Il primo, importante risultato è rappresentato dal superamento del primo livello a partire dal 1° giugno del 2021 e migliaia di lavoratori passeranno nell’attuale secondo livello.
Aspetto da non sottovalutare di questo contratto, poi, è quello – come sottolinea Fiom Cgil nazionale – del rafforzamento di tutta la parte normativa riguardo alle relazioni sindacali, ai diritti di informazione e partecipazione, al diritto soggettivo di formazione, al tema della salute e sicurezza e al contrasto alla violenza contro le donne.
Questa mattina si è riunito il Comitato centrale della Fiom Cgil che ha approvato l’ipotesi di accordo per il rinnovo Ccnl con il seguente risultato: 82 favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti. Dopo la riunione degli organismi unitari, come si accennava sopra, l’ipotesi di accordo verrà illustrata nelle assemblee e nei luoghi di lavoro e, infine, sottoposta al referendum vincolante tra tutte le lavoratrici e i lavoratori.
“L’ipotesi di accordo ottenuta per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici – spiega Marco Massari, segretario provinciale di Fiom Cgil Mantova, che ha preso parte ai lavori di questi giorni a Roma – è molto importante, soprattutto se consideriamo il momento storico complesso in cui è stata siglata. Gli stessi metalmeccanici da anni mai rinnovavano un contratto in cui gli aumenti sono il doppio dell’inflazione. Abbiamo stabilito aumenti in paga base doppi rispetto all’inflazione programmata per i prossimi anni. Se a questo aggiungiamo la riforma inquadramento, che era necessaria, scopriamo anche che dal primo giugno di quest’anno i lavoratori inquadrati al primo livello passeranno al secondo con una differenza di 140 euro e da giugno, poi, sparisce il primo livello. In piena pandemia rinnovare Ccnl con queste caratteristiche rappresenta un risultato di portata immensa“.