Migliaretto, Palazzi telefona a Fontana: “la Regione lasci che siano i mantovani a decidere il futuro dell’area”

Migliaretto, Palazzi telefona a Fontana:
L'area del Migliaretto

MANTOVA – Il sindaco Mattia Palazzi non ci sta a vedere l’iter di sdemanializzazione del Migliaretto bloccato da Regione Lombardia e così oggi il primo cittadino del capoluogo ha telefonato direttamente al governatore Attilio Fontana ” per chiedergli che la Regione rispetti e condivida la richiesta del Comune di Mantova di procedere con la sdemanializzazione del Migliaretto, affinché ritorni alla città, senza più il vincolo aereoportuale – dichiara Palazzi – La Regione Lombardia ha fatto della sussidiarietà e dell’autonomia uno dei suoi simboli. Bene, io chiedo alla Regione Lombardia di lasciare che siano i mantovani a decidere il futuro del Migliaretto. Il futuro di Mantova si decide a Mantova”.
Il sindaco, lo scorso aprile, non appena saputo che il Migliaretto non rientra più tra gli aeroporti di interesse nazionale per l‘Enac, l’ente nazionale aviazione civile, aveva dichiarato che si sarebbe subito confrontato con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per chiedere la sdemanializzazione dell’area di quasi 300 mila metri quadrati per  farne un grande un bosco urbano con all’interno anche il nuovo stadio Martelli e una cittadella dello sport.
La scorsa settimana però in Comune era arrivata per conoscenza la lettera spedita dall’assessore alle infrastrutture e trasporti di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi con la quale chiedeva al ministero di bloccare la procedura di sdemanializzazione del Migliaretto  manifestando nel contempo l’interesse al trasferimento dell’aeroporto al proprio demanio. Da parte di tutto il centro destra mantovano si è levato un plauso all’iniziativa della Terzi la cui lettera aveva invece in un solo colpo spento le speranze dei tanti mantovani che da tempo sperano che l’area del Migliaretto possa finalmente venir riqualificata e utilizzata dopo lo stop ai voli avvenuto a metà anni ’70.
Nel 1997 era stata proposta la sdemanializzazione della struttura. Tuttavia nel 2005 la procedura è stata sospesa dopo la presentazione di un progetto, atto a convertire la struttura in un eliporto per il vicino ospedale Poma.
La sdemanializzazione del Migliaretto, secondo il Comune, consentirebbe anche di risolvere una volta per tutte anche i problemi viabilistici legati al nodo di Porta Cerese e della ferrovia Mantova-Monselice.