GONZAGA – 34.200mila ingressi nell’edizione 2024 per 133.584 euro di incasso e 109.495 euro di ricavo: questi i numeri della Fiera Millenaria di settembre, per quanto riguarda i biglietti venduti. I dati sono stati diffusi ieri sera durante il Consiglio comunale nella sala polivalente della scuola primaria “Don Milani” di Gonzaga al quale ha partecipato tutto il Cda di Fiera Millenaria: il presidente Claudio Pasquallini, il vicepresidente Fausto Giubertoni, e i consiglieri Alberto Borsari, Alessandra Moretti e Barbara Sereni.
I numeri dei visitatori sono in calo, lo scorso anno erano stati 45mila, ma nessuna sorpresa, visti anche anche i tre giorni di maltempo che hanno segnato la manifestazione “sorvegliata speciale” di Gonzaga.
Quattro o cinque giorni massimo di durata, eccellenze che la caratterizzino e che richiamino visitatori, agricoltura, agroalimentare e tradizione: parte da questi presupposti il rilancio della Millenaria di settembre messo in campo dal nuovo Consiglio di amministrazione.
“Con il Cda abbiamo analizzato diversi aspetti – commenta il presidente Claudio Pasqualini – la prima cosa è stata quella di avvalersi di un consulente con esperienza che seguirà in prima battuta Camer e Carpitaly. Poi l’analisi sulla Millenaria di settembre si focalizza sulla durata: si è deciso di accorciarla a massimo a 5 giorni, focalizzarsi sui padiglioni 1-2-3 dove ci sono gli espositori agricoli e dell’agroalimentare e che in questi anni sono scesi di numero”.
“La Millenaria di settembre non può più essere come 15-20 anni fa – sottolinea Antonella Bernardelli capogruppo di maggioranza con Vivere Gonzaga – dobbiamo metterci in gioco considerando che i tempi sono difficili e darci tutti una mano, minoranza e maggioranza per risollevare la fiera, suggerisco di ripristinare la commissione consigliare dedicata alla fiera come quella che avevamo nella passata legislatura, faceva da legame tra il Consiglio comunale e la fiera”.
“Agricoltura, agroalimentare, tradizione: questi devono essere i punti fermi della Millenaria di settembre – commenta il primo cittadino Elisabetta Galeotti – bisogna trovare delle eccellenze che caratterizzino la manifestazione, e che mettano in collegamento gli esperti del settore con il pubblico. Si potrebbe partire dal marchio “Mantua Food” che il presidente della Provincia Carlo Bottani, insieme a Fabio Perini presidente di Confcooperative Mantova ha presentato”.
“Professionalità, compattezza e territorio: queste sono le tre chiavi per il rilancio della manifestazione – sintetizza Alberto Borsari, presidente del Consorzio Oltrepo Mantovano e membro del Cda della Fiera – le condizioni per lavorare bene ci sono tutte, la fiera è di tutti non della minoranza o della maggioranza per questo bisogna remare nella stessa direzione”.
Tutti concordi che non sarà un percorso breve, il prossimo anno potrebbe essere ancora di sperimentazione ma sicuramente la parola d’ordine che accompagna questo cammino è “cambiamento”.
Da punto di vista di Fiera Millenaria srl e quindi nel suo complesso si affacciano all’orizzonte importanti novità come quella di avvalersi di figure professioniste del settore che collaborino con altre fiere e che possano essere portate a Gonzaga e alcune nuove esperienze; utilizzare di più il padiglione zero anche per eventi di pochi giorni e la partecipazione a bandi per ventilazione e climatizzazione dei padiglioni.
“Se in questi anni sono arrivate fiere nuove come il Camer – prosegue il presidente nella sua relazione – alcune altre sono state dimenticate come “Bimbinaria” e “Comics&Games” per esempio, vale la pena fare un ragionamento anche intorno a queste esposizioni che sicuramente richiamavano una nicchia di visitatori”.
In Millenaria si guarda agli anni a venire, come la proposta di collaborazione con Fiera di Modena per portare alcuni dei loro eventi nei padiglioni di Gonzaga, si parla per esempio di un evento sul verde come manutenzione e gestione da abbinare a Esotika e Bonsai, ma per ora è prematuro visto che potrebbe arrivare nella primavera del 2026.
“Più immediata – prosegue Pasqualini – è quella di raddoppiare Camer con un secondo appuntamento in autunno con auto e moto d’epoca come Ciao, Si, Vespe, prodotti che attirino un pubblico più giovane”.
Il presidente della Fiera ha inoltre ribadito che prima di avere un quadro completo e poter fare valutazioni è necessario fare un giro completo di un anno, solo così si potranno valutare le diverse manifestazioni e capire come muoversi, quello che è certo è che un polo fieristico come quello di Gonzaga non può restare aperto solo un fine settimana al mese “Io guardo a Rimini, alle fiere di settore come il wellness, la pasticceria, e dico che bisogna intercettare le passioni, le nicchie, bisogna invogliare la gente a venire a Gonzaga perchè qui trova proprio quella cosa che cerca, ma guardo anche alle giornate di apertura – sottolinea Pasqualini – in Millenaria gli eventi sono troppo pochi io voglio ragionare su 150-160 giorni all’anno, la fiera deve vivere molti più giorni rispetto ad ora“.
La minoranza di Gonzaga in Testa con la capogruppo Marcella Bertoni ha chiesto se è possibile parlare di privatizzazione dato che un privato con il suo ingresso potrebbe portare capitali e fare investimenti, la risposta del Cda e del sindaco Galeotti e degli assessori Faccini e Terzi è stata la medesima: “non ci siamo mai chiusi a questa opportunità, ma vediamo difficile che un privato investa in una società che è in gestione a metà con il pubblico, ma valuteremo se dovesse arrivare qualche interessamento”.
“La situazione economica di Fiera Millenaria è solida – precisa Pasqualini – ma sappiamo tutti il difficile momento che stanno vivendo le fiere. L’Ente Fiera di Reggio Emilia ad esempio, nonostante i privati, ha chiuso con milioni di debiti. C’è poca marginalità per questo in molti stanno pensato a raggruppamenti e fusioni come Reggio con Parma, per esempio”.