Motteggiana-Suzzara, il Comitato No Fusione: “La pazienza è finita. Dobbiamo cedere il Comune sulla base della fiducia?”

Motteggiana dice no alla fusione con Suzzara: 747 voti contrari e 347 favorevoli

MOTTEGGIANA /SUZZARA – Il “Comitato No Fusione” replica al “Comitato del sì”.  “In merito al consiglio di municipalità chiediamo se i membri potranno partecipare al consiglio comunale, se potranno votare, se potranno proporre mozioni ed emendamenti.  A questi quesiti che nessuno ha mai chiarito, le risposte ve le diamo noi: no, no e no. I componenti del consiglio di municipalità non potranno sedere ai tavoli decisionali dell’Amministrazione. Per questo secondo noi, questo organo non sarà nulla di più che un comitato di quartiere”.

Nella replica del Comitato anche le future elezioni amministrative ed il ruolo che potrebbero avere eventuali candidati: “A parte il nostro attuale sindaco, che verosimilmente potrebbe ambire ad un posto da assessore ad honorem, come cittadinanza di Motteggiana, avendo meno di 2000 elettori aventi diritto, potremmo ambire tutt’al più ad un consigliere di minoranza. UN consigliere su 16. Considerando che il M5S suzzarese è arrivato terzo alle amministrative del 2019 con 1 migliaio di voti. In merito alle eventuali aperture del municipio, non abbiamo mai visto una programmazione seria, quali giorni, quali orari, quali sportelli. Dobbiamo cedere il comune sulla base di fiducia e promesse? Promesse che se un domani non saranno realizzate, nessuno potrà impugnare! La fiducia è finita signor sindaco; a lei ci rivolgiamo avendo palesato di essere un attivista concreto del Comitato del sì. È finita dopo aver aspettato invano per quasi 3 anni la realizzazione delle pensiline; essere ancora in attesa di vedere allacciata la casetta dell’acqua; dopo 1 anno non aver trovato uno spazio, almeno provvisorio, per realizzare un ambulatorio medico; promettere 380mila euro di interventi sulla piscina di Torricella; concedere l’installazione di un’antenna telefonica a 60 metri dalle case e di fianco ad un campo da calcio frequentato da ragazzi di tutte le età, nonostante 25 km quadrati di territorio; vedere solo oggi dopo 3 anni girare i suoi consiglieri sul territorio, solo nel momento di raccogliere voti!  Ma soprattutto signor sindaco, non vedere rispettato il suo giuramento verso i suoi cittadini di governare per 5 anni il paese, ma anzi di aver iniziato il percorso di fusione appena dopo pochi mesi dal suo insediamento”

Una dura replica che si conclude con la richiesta di azioni concrete: “Non crediamo più alle promesse. La pazienza è finita”, sentenzia il Comitato.