Mps, al via a Suzzara il progetto agroalimentare per lo sviluppo del settore lattiero-caseario

SUZZARA – Aperto a Suzzara un nuovo centro dedicato alle aziende agroalimentari con esperti di settore e soluzioni mirate per creare network, sviluppare sinergie, individuare opportunità, stimolare il confronto ed elevare le competenze specialistiche. Sono questi gli obiettivi di MPS Agroalimentare, il nuovo progetto di Banca Monte dei Paschi di Siena per la valorizzazione delle imprese del settore agrifood che parte oggi, 3 febbraio, con l’inaugurazione di 12 centri specialistici dislocati nei principali distretti delle eccellenze italiane.
Banca Mps, quindi, ha ritenuto fondamentale anche a Suzzara offrire il proprio supporto per accompagnare le imprese agroalimentari verso il cambiamento, proponendosi come un interlocutore di riferimento con soluzioni mirate all’innovazione e alla sostenibilità.
Il centro MPS Agroalimentare di Suzzara, dedicato ad orientare le aziende lungo percorsi di crescita legati alla sostenibilità produttiva ed economico-finanziaria e alla qualità, andrà ad integrare l’offerta Mps con contenuti e soluzioni specifiche in grado di intercettare le nuove opportunità di finanziamento comunitarie e nazionali a disposizione del settore nel decennio 2020-2030.
Il centro di Suzzara prevede la presenza di personale specializzato, che, grazie ad un percorso formativo strutturato dalla Banca, ha maturato competenze specialistiche sulla filiera zootecnica utili ad orientare le aziende lungo percorsi di crescita innovativi e sostenibili. La Banca promuove, dunque, una consulenza sempre più personalizzata mettendo a disposizione la propria rete di specialisti per diventare il punto di riferimento delle imprese agricole nel predisporre i piani integrati di filiera, volti allo sviluppo del business e all’ottenimento dei contributi comunitari.
Il progetto si inserisce nell’ambito del cambiamento dell’intero settore agroalimentare. La Commissione Europea ha lanciato il Green Deal, un programma finalizzato a raggiungere un’economia circolare, efficiente e sostenibile, nell’ambito del quale il settore agroalimentare ricopre un ruolo di primaria importanza. Pilastro di questo programma è la strategia Farm to Fork (“Dal produttore al consumatore”, F2F) che vuole rendere entro il 2030 il sistema alimentare europeo altamente sostenibile, chiamando le imprese a innovarsi e investire per cogliere molteplici obiettivi, dalla riduzione dell’uso dei pesticidi, degli antimicrobici e degli antibiotici, alla garanzia della fertilità dal suolo, fino al raggiungimento di almeno il 25% dei terreni coltivati a biologico.
Una sfida fondamentale anche per il Basso Mantovano e per il distretto suzzarese, caratterizzato da moltissime aziende collegate alla realtà artigiana in cui si è sviluppata l’economia locale e ad una sua evoluzione verso la piccola e media impresa zootecnica. La produzione primaria della provincia di Mantova rappresenta oltre il 20% di quella regionale, con più di 163mila ettari di superficie coltivata e quasi 8mila aziende agricole attive. A questo va unito il valore aggiunto della trasformazione agroalimentare, oltre 400 imprese che formano una delle realtà fra le più importanti a livello italiano, in particolare per la filiera suinicola e bovina ed il sistema lattiero-caseario con le grandi produzioni di Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP, che fanno di Mantova la 19° provincia in Italia per export agroalimentare con un valore vicino ai 700 milioni di euro.