Nasce l’associazione Grande Mantova e lancia “I Bèssi”, la moneta complementare per un nuovo sviluppo del territorio

MANTOVA – Nasce l’associazione Grande Mantova e, come primo atto, lancia subito la proposta de “I Bèssi”, ovvero la moneta complementare per dare un input allo sviluppo post Covid la quale avrebbe come bacino monetario potenziale i comuni della Grande Mantova della prima cerchia  (Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Curtatone, Mantova, Porto Mantovano, Roncoferraro e San Giorgio Bigarello), ma potrebbe essere anche con quelli della seconda (Marcaria, Castellucchio, Rodigo, Goito, Marmirolo, Roverbella, Castelbelforte, Casteldario, Villimpenta e Sustinente) per un totale di 175.881 abitanti.
A lanciare la proposta è il presidente della neonata associazione Grande Mantova Michele Annaloro costituita da un gruppo di cittadini che nel biennio 2018-19 si sono impegnati nella raccolta di 5.700 firme a sostegno della legge di iniziativa popolare regionale per la creazione della Grande Mantova attraverso la fusione dei Comuni di Mantova, Curtatone, Borgo Virgilio, Porto Mantovano e San Giorgio Bigarello. L’indizione del referendum fu poi bocciata dalla Regione e, proprio anche alla luce di tale bocciatura, l’associazione ritiene sia indispensabile attivarsi nei comuni della Grande Mantova per promuovere progetti e iniziative a carattere sociale, culturale, ambientale ed economico di interesse comunale ed intercomunale al fine di sensibilizzare e aumentare il consenso sul progetto di Municipalità unica per il rilancio del territorio mantovano.
Il primo di questi progetti si chiama proprio “I Bèssi, la moneta complementare della Grande Mantova”  che secondo Annaloro “assume un grande significato se ci poniamo l’obiettivo di invertire l’attuale processo di impoverimento del territorio mantovano e rivitalizzare l’economia locale, attraverso l’adozione di una moneta complementare di pari valore all’euro, che non sostituisca la valuta ufficiale ma che la affianchi per rendere efficaci gli scambi anche in quei settori di marginalità (oggi, il 21% degli italiani non è intestatario di un conto corrente bancario) dove l’euro non riesce ad arrivare e, al tempo stesso, favorisca la ‘riappropriazione del denaro’ da parte dei cittadini mantovani.
Abbiamo elaborato uno studio – continua Annaloro – sulla base dei dati forniti dalla Camera di Commercio, nel quale sono indicati i consumi del solo settore agro-alimentare. Secondo tale studio e in analogia agli obiettivi raggiunti da alcuni Paesi del Nord Europa, se riuscissimo a re-indirizzare solo il 10% degli acquisti dei cittadini nella grande distribuzione sui beni e servizi prodotti da imprese locali, si potrebbero realizzare economie nei comuni della Grande Mantova (cioè nei comuni della prima cerchia) pari a 35 milioni di euro all’anno e complessivamente (cioè sia nei comuni della prima che della seconda cerchia) economie pari a 57 milioni di euro all’anno, con un aumento significativo di investimenti, occupazione e benessere a livello locale.
Le monete complementari locali sono considerate, da tempo, uno strumento al servizio dell’economia sociale e solidale. Si tratta di temi portati avanti a partire da 2006 dal Movimento Internazionale “Transition Town Network” che ha l’obiettivo di costituire territori e comunità resilienti mediante la ricerca di una strategia a favore della sostenibilità ambientale, sociale ed economica mediante azioni sinergiche che interessano l’economia reale, le valute locali, la produzione alimentare sostenibile al fine di essere pronti alle conseguenze degli impatti dovuti al picco del petrolio e ai cambiamenti climatici e alle crisi economico-finanziarie post pandemia che portano ad una scarsa liquidità della moneta, ad un impoverimento o peggio ancora alla chiusura delle imprese e ad una riduzione dei posti di lavoro. In questo quadro, possiamo definire i “Bèssi” attraverso i vantaggi offerti dalla stessa moneta complementare e più precisamente: a) vantaggi ambientali; b) vantaggi sociali; c) vantaggi per i consumatori; d) vantaggi per le imprese”

Annaloro annuncia che questi temi saranno discussi nel Convegno, organizzato dall’Associazione Grande Mantova”, che si terrà sabato 18 luglio p.v., dalle ore 10.00 alle ore 12.30, presso la “Sala degli Stemmi” del Palazzo Soardi in Mantova, via Frattini civ. n. 60, dove interverranno i seguenti relatori:

• Ore 10.00, dott. Gabriele Pernechele (economista), “Moneta unica e moneta parallela: considerazioni e prospettive”;
• Ore 10,30, avv. Domenico De Simone (filosofo ed economista), “Reddito universale e tasso negativo: un necessario salto di paradigma”;
• Ore 11.00, arch. Annaloro Michele, presidente dell’Associazione Grande Mantova, “I Bèssi, la moneta complementare dei cittadini della Grande Mantova”; – Ore 11,30, dibattito con il pubblico.

Per il rispetto delle norme vigenti sul contenimento della pandemia da Coronavirus che prevedono il rilievo della temperatura corporea, la sanificazione della sala, e la distanza fisica di un metro tra i partecipanti, etc., il numero dei posti a sedere disponibile è stato ridotto a 55 persone.
Per tali motivi è obbligatoria la conferma della partecipazione che potrà avvenire chiamando i seguenti numeri di cellulare: 3468492566 (Associazione Grande Mantova) oppure 3479762998 (AMA Energia Zero onlus).
E’ possibile confermare anche via mail agli indirizzi: m.annaloro@gmail.com o  ing.paolo.bordini@gmail.com.