Navigazione fluviale, merci e turismo potenzialità per Mantova. Mazzali: “Il ‘Mincio come un Mississippi per navi-hotel”

Regione Lombardia stanzia 2,1 milioni di euro per potenziare la navigazione sul fiume Po

MANTOVA – Navigabilità fluviale, potenzialità che può essere sempre più importante per Mantova sia per il trasporto merci che il turismo fluviale. E’ quanto ribadito stamani durante la Seconda giornata della Navigazione Interna a cui hanno preso parte tutti gli Enti principalmente coinvolti sulla materia tra i quali Regione Lombardia, Provincia, Comune di Mantova e Autobrennero. Il potenziale targato Mantova si chiama intermodalità con il porto di Valdaro da dove parte il canale che collega all’alto Adriatico, che con i suoi livelli idrometrici costanti durante l’intero anno, può garantire il trasporto di merci che qui arrivano via ferro o gomma.
Lo ha sottolineato di nuovo l’assessore al territorio del Comune di Mantova Andrea Murari come la stessa Autobrennero, presente all’incontro con il direttore tecnico generale Carlo Costa, che da tempo sostiene l’importanza di trasformare il porto fluviale di Valdaro in un hub intermodale capace di collegare direttamente il Mediterraneo con il Brennero e, quindi, con l’Europa. A22 si era detta un paio di anni fa  pronta a un investimento di 50 milioni di euro.
Guarda invece alle potenzialità del turismo fluviale l’assessore regionale al turismo Barbara Mazzali che dichiara: “Il ‘Mincio come un Mississippi per navi-hotel da Mantova fino a Venezia’. Non è una frase che ho detto ma è il titolo di un giornale a cui ho rilasciato un’intervista. Ma certo dà l’idea di quello che già facciamo e che si può fare sul fronte del turismo fluviale”.
“Già oggi – spiega Mazzali- esistono tra Lombardia e Veneto una decina di itinerari di navigazione turistica, sui nostri Laghi (Como, Garda e Maggiore), nel Parco del Delta del Po, a Mantova attraverso la navigazione sul Po fino a Venezia, nel Parco del Mincio e i suoi laghi. Sono percorsi fruibili tramite battelli e motonavi, per escursioni turistiche giornaliere nelle vie d’acqua interne, che si avvalgono di guide altamente preparate e spiccano per la qualità del cibo dei ristoranti a bordo, dove la cucina è a base di pesce e carne, secondo le tradizioni locali. Quello fluviale è turismo esperienziale nel solco della sostenibilità, che include anche navi-albergo, con un’ampia offerta che include veri e propri hotel di lusso”.

Mazzali tiene poi a enfatizzare che “tra Lombardia e Veneto c’è un’autostrada d’acqua’ che non tutti ancora conoscono ed è il collegamento fluviale Mantova-Venezia, da dove già oggi partono o arrivano navi da crociera di 110 metri di lunghezza cariche di turisti”.Si tratta, aggiunge, “di offerte turistiche ‘sold out’, soprattutto da parte di turisti stranieri, principalmente del Nord Europa e Stati Uniti, che prenotano anche con un anno di anticipo”. Il percorso più richiesto, continua l’assessore, “è quello con dotazione di bicicletta. Questa, caricata sull’imbarcazione è utilizzata per visitare le tappe che nell’arco di circa una settimana portano i visitatori da Mantova alla Laguna veneziana”.
La Lombardia, chiude l’assessore, “sta studiando come investire in questa direzione. Il potenziale del turismo fluviale tra Lombardia, Veneto e Emilia Romagna riguarda milioni di turisti, soprattutto tedeschi, svizzeri, francesi, belgi, olandesi e americani”.

 

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