MANTOVA- Una leggera ripresa del sistema imprenditoriale mantovano: questo quanto registrato dai dati relativi alla natimortalità delle imprese in provincia di Mantova per il 2021, elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova. Nel 2021, infatti, le imprese virgiliane registrano una crescita del +0,2%, anche se inferiore rispetto al dato regionale e a quello nazionale, rispettivamente del +1,5% e del +1,4%.
A livello lombardo si evidenziano performance positive per tutte le province, con risultati superiori rispetto alla media regionale per Milano, Varese e Monza Brianza, mentre Mantova risulta il territorio con il valore più basso.
Nel panorama mantovano, il saldo tra iscrizioni e cessazioni vede le entrate in vantaggio di 65 unità, portando così lo stock delle imprese a 37.992 unità.
Da oltre un decennio, all’interno del panorama imprenditoriale, emerge un cambiamento in atto per quanto concerne la natura giuridica. Prosegue, infatti, la crescita delle società di capitali (+2,2%) che costituiscono il 22,5% del totale delle imprese, mentre risultano in calo le società di persone (-1,7%) e le altre forme (-0,7%). Dopo circa un decennio da evidenziare una leggera crescita di ditte individuali (+0,1%). Le società di capitali, quindi, confermano il trend positivo degli ultimi anni, in ripresa di oltre 7 punti percentuali rispetto al dato del 2009, dimostrandosi la forma giuridica probabilmente più adeguata e strutturata per affrontare l’attività economica sempre più complessa e con ampi margini di variabilità.
L’analisi delle attività economiche della provincia di Mantova mette in evidenza, come già avviene da alcuni anni, la contrazione dei settori più tradizionali: l’agricoltura (-1,7%), la manifattura (-3,9%), le costruzioni (-6,7%), il commercio (-1,8%) e il trasporto e magazzinaggio (-2,4%). Alcune difficoltà emergono anche dai servizi di alloggio e ristorazione (-2,2%), sicuramente tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria e dalle altre attività dei servizi (-1,4%). Crescono, invece, i servizi di informazione e comunicazione (+1,9%), le attività finanziarie e assicurative (+3,5%), le attività immobiliari (+1,1%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2,9%), i servizi di supporto alle imprese (+1,3%), la sanità e assistenza sociale (+0,8%), le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+3,6%).
Anche il saldo delle imprese artigiane nel 2021 si conferma positivo (+0,1%), anche se inferiore rispetto al dato nazionale e a quello lombardo, pari per entrambi al +0,8%. Per le imprese artigiane la nostra provincia si colloca in terzultima posizione rispetto agli altri territori lombardi; in fondo alla classifica troviamo Lecco e Sondrio con segno meno, mentre ai vertici si posizionano Varese, Lodi e Milano.
Per l’artigianato si evidenzia un calo per la quasi totalità delle attività: il manifatturiero (-4,6%), le costruzioni (-7,9%), il trasporto e magazzinaggio (-4,6%), la riparazione di autoveicoli e motocicli (-1,4%) e le altre attività dei servizi (-1,3%). In crescita, al contrario, i servizi di informazione e comunicazione (+16,4%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,3%), i servizi di supporto alle imprese (+1%) e le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+2,9%).