Nella Giornata dei Giusti Casaloldo dedica una pianta all’ambientalista Gudeto e al carabiniere Badinelli

CASALOLDODomenica 6 marzo Casaloldo onora la Giornata dei Giusti. A livello europeo si tratta del decimo anniversario di questa particolare ricorrenza, fortemente voluta da Gariwo, acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide, una ONLUS con sede a Milano e collaborazioni internazionali, nata per far conoscere i Giusti, nella convinzione che la memoria del Bene sia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l’Umanità.

Per questo Gariwo crea Giardini dei Giusti in tutto il mondo, al fine di diffondere il messaggio della giustizia e della responsabilità personale. Dal Parlamento europeo Gariwo ha ottenuto nel 2012 la Giornata dei Giusti, che ogni anno viene celebrata il 6 marzo, data della scomparsa dell’artefice del Viale dei Giusti, Moshe Bejski. L’Italia è stata il primo Paese a recepire nel suo ordinamento la Dichiarazione del Parlamento Europeo. Per questo, con il voto del Senato del 7 dicembre 2017, è stata approvata la legge che istituisce la Giornata dei Giusti dell’umanità. Sono cinque anni che a Casaloldo si celebra questa giornata: l’anno scorso è stato inaugurato il Giardino dei Giusti, l’unico in Provincia di Mantova oltre che quello  presente nel capoluogo. I Casaloldesi, grazie ad un referendum popolare sui social comunali,  poterono scegliere 3 giusti da un elenco di 20 persone che avevano compiuto nella loro vita un atto di giustizia. Il referendum aveva portato alla piantumazione di una pianta per Nelson Mandela, per Don Primo Mazzolari e per Felicia Impastato. La quarta pianta è stata dedicata invece dal Comune di Casaloldo ad una figura locale, Giuseppe Ruzzenenti, per l’atto di giustizia compiuto nei confronti di una persona di religione ebraica durante la Repubblica di Salò. Lo scorso 18 marzo, inoltre è stata dedicato l’albero più alto del giardino al ricordo dei caduti casaloldesi di COVID nel giorno a loro dedicato. Al quarto posto nella classifica dei più votati nel referendum popolare, era giunta Agitu Ideo Gudeto, la giovane ambientalista etiope vittime di femminicidio, cui quest’anno verrà per l’appunto dedicato un albero e alla memoria della quale lo scorso 25 novembre è stata posta una panchina rossa contro la violenza sulle donne.

Quest’anno, oltre che Agitu, verrà ricordato con una pianta pure Albino Badinelli, un carabiniere  ligure insignito di Medaglia d’oro al merito civile alla memoria per essersi sacrificato il 2 settembre 1944 per salvare un gruppo di venti civili che i nazifascisti minacciavano di trucidare come rappresaglia a un attacco subito. Per Albino è pure da poco iniziato il processo di beatificazione. Albino è un parente della famiglia Badinelli che per prima partì per il Brasile dal Molinello di Casaloldo nel 1888.

Il programma della giornata prevede la Santa Messa alle ore 10, poi alle 11 la celebrazione della piantumazione delle due piante presso il Giardino dei Giusti, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Nel pomeriggio, alle ore 15,30, ci sarà un bell’incontro culturale presso il Teatro Soms con lo scrittore Elio Esposito, autore della biografia di Badinelli, “Senza mai perdere la fede”. La figura di Agitu sarà invece tratteggiata dalla professoressa Anna Rita Delcuratolo. L’accompagnamento musicale sarà opera del maestro Tamer Abdalla. L’ingresso al teatro è libero, fatte salve le indicazioni sanitarie.

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