MANTOVA – Un bilancio estremamente positivo per il primo anno di attività della Neurochirurgica del Carlo Poma. Dal 17 aprile 2023, data di attivazione della struttura, gli interventi chirurgici sono stati 640, suddivisi per patologie craniche: tumori cerebrali primitivi, metastasi, traumi, ematomi intracerebrali e patologie vertebrali, quali fratture, tumori, ernie discali e lombari, stenosi cervicali e lombari, spondilolistesi, scoliosi.
Nel solo 2023 si sono registrati 320 interventi, contro i 73 del 2022, e 2.679 visite ambulatoriali, contro le 1.228 del 2022, anno in cui l’attività era già presente come consulenza chirurgica, ma non strutturata ed organizzata come oggi. I pazienti operati provengono principalmente dal Veneto, al secondo posto della classifica dalla Lombardia, a seguire altre regioni: il 72% sono comunque residenti fuori Regione.
“Siamo molto soddisfatti di questi risultati – commenta il direttore del reparto Fabio Moscolo, che opera con un’équipe composta da altri sei neurochirurghi, Aleo Danilo, Giulia Ghisellini, Jacopo Lardani, Francesco Muggiolu, Matteo Monticelli, Bruno Zanotti – nel mese di settembre puntiamo ad aumentare ulteriormente il numero delle procedure chirurgiche. Siamo riusciti a trattenere o portare a Mantova pazienti che in precedenza raggiungevano altri centri e abbiamo obiettivi ambiziosi”.
Master e formazione
Da gennaio, infatti, la Neurochirurgia di Mantova entrerà in una rete formativa con l’università di Brescia per poter contare anche sulla presenza di specializzandi in reparto: “Siamo inoltre già diventati sede sia del master universitario della Società italiana di Neurochirurgia sia del master del Gruppo Italiano Scoliosi. Grazie al master, i professionisti di altri ospedali di eccellenza vengono nelle nostre sale operatorie per assistere ai nostri interventi chirurgici”.
Attrezzature
Anche sul fronte delle innovazioni tecnologiche, la struttura è stata dotata di attrezzature per un valore di oltre 1 milione di euro: completamento delle trousse di sala operatoria, letto radiotrasparente, microscopio, neuromonitoraggio neurofisiologico, neuronavigatore.
Attività sul territorio
L’attività neurochirurgica si sta inoltre estendendo al territorio provinciale, per poter rispondere alle esigenze di tutta la popolazione e assicurare una continuità con l’ospedale. Dal 7 giugno è stato attivato un ambulatorio all’ospedale di Borgo Mantovano, aperto ogni 15 giorni – due giorni al mese, il mercoledì – con specialisti della struttura di Neurochirurgia del Carlo Poma. Si occupa di patologie craniche e vertebrali e di consulenze per gli altri reparti e il Pronto Soccorso del presidio. Dal 26 settembre sono partite anche con le visite ambulatoriali nel presidio di Asola.