Niente fondi PNRR per la Cremona-Mantova. Fiasconaro (M5S): “Si lavori sulla riqualificazione dell’ex SS10”

Un macigno sull'autostrada Cremona-Mantova: Stradivaria contro Regione impugna al Tar l’acquisto del progetto

MANTOVA – Niente fondi del Pnrr per aeroporti, strade e autostrade: le opere dovranno rispettare strettamente il criterio di sostenibilità. Tradotto: non verranno erogati fondi per infrastrutture molto attese nel nostro territorio, come l’autostrada Cremona-Mantova. A dirlo in Commissione Territorio e infrastrutture, l’assessore regionale competente, Claudia Maria Terzi.

Non c’è mai stata un’interlocuzione puntuale con il governo per quanto riguarda le infrastrutture che verranno finanziate con il Pnrr. Ci è solo stato detto che le opere dovranno rispettare strettamente il criterio di sostenibilità, per cui tutto ciò che riguarda aeroporti, strade e autostrade non rientrerà nei fondi del Pnrr. Sarà finanziato tutto ciò che riguarda gli interventi ferroviari e le ciclovie oltre al trasporto pubblico locale“, prosegue. Tuttavia, “Governo e ministro Giovannini hanno deciso di muoversi in maniera autonoma”, e ad oggi “non abbiamo un elenco formale delle opere che il ministero avrebbe intenzione di finanziare, nonostante le nostre ripetute richieste in questo senso”. La certezza, spiega l’assessore, è che “nel Pnrr entrano solo le opere di portata nazionale che possono essere consegnate e rendicontate entro il 2026, un tempo decisamente contenuto. Ribadisco che come Regione abbiamo più volte chiesto di essere coinvolti. Già dal Governo Conte abbiamo avanzato diverse richieste, ma in generale è mancato quel minimo di confronto che a livello istituzionale sarebbe stato auspicabile. È imbarazzante apprendere le notizie dai giornali, con dei sindaci sicuri del fatto che le loro opere verranno finanziate. Sembra quasi che il governo in alcune occasioni abbia bypassato la Regione per parlare direttamente con i comuni”.

FIASCONARO (M5S): “PAROLE CHE PESANO COME PIETRE, L’AUTOSTRADA BLOCCA ANCHE IL RADDOPPIO FERROVIARIO, LA SI STRALCI”

“Dall’assessore Terzi parole che pesano come pietre. L’autostrada blocca anche il raddoppio ferroviario, la si stralci dal piano regionale e si lavori sulla ex SS10”. Lo dice il consigliere regionale del M5S Andrea Fiasconaro a proposito del fatto che, a quanto pare, l’autostrada Cremona-Mantova non potrà accedere ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), soldi per il rilancio dell’economia italiana dopo la crisi del covid.

Con oggi è stata messa una pietra tombale sull’autostrada Cremona-Mantova – prosegue il consigliere pentastellato – che, con buona pace di Fontana e degli ultras di un modello di sviluppo anni 80, non sarà realizzabile o meglio finanziabile. A stroncare il progetto sono state proprio le parole dell’assessore lombardo ai Trasporti Claudia Maria Terzi, la quale, in Commissione V territorio e Infrastrutture, ha dichiarato che i soldi del PNRR e del fondo complementare (ultima spiaggia per l’autostrada CR-MN e il TIBRE autostradale) finanzieranno opere ferroviarie e ciclovie, ma non interesseranno invece le strutture viarie stradali. Parole che risuonano come un requiem. Fontana blocchi l’iter per l’acquisto del progetto di Stradivaria”.

“Senza la copertura dei fondi del PNRR – aggiunge – mi piacerebbe capire se la Giunta Fontana sia ancora intenzionata ad acquistare con 25 milioni di soldi pubblici il progetto autostradale da Stradivaria. Visto che la scadenza è al 31 ottobre, forse è il caso che Fontana dia risposte chiare ai cittadini lombardi ed eviti di buttare soldi pubblici. A Roma, Fontana ha incontrato il ministro delle infrastrutture e della mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini. Se l’obiettivo è stato quello di fare il punto della situazione sui nuovi interventi nel campo delle infrastrutture e della mobilità da realizzare in Lombardia, ora la Giunta chiarisca piuttosto quale sarà il futuro del raddoppio ferroviario”. Un progetto, quest’ultimo, che rientra nei piani e nei fondi del PNRR, ma che è ancora fermo proprio perché a Roma il ministro della Cultura e della transizione Ecologica stanno ancora aspettando la VIA, la Valutazione di impatto ambientale a causa del destino ignoto delle opere autostradali che esistono solo sulla carta e che sono ormai diventate una spada di Damocle .

“Sfiora il ridicolo – sottolinea Fiasconaro – che l’approvazione del raddoppio ferroviario, oggi fermo sulla scrivania del Ministero, dipenda esclusivamente da opere come il TIBRE e da un’autostrada non finanziabile, fuori dagli obiettivi del PNRR. Se un tale paradosso dovesse avverarsi, sarebbe il capolavoro dell’inefficienza e dell’incompetenza: la politica, assieme agli stakeholders territoriali ed enti locali, dovrebbe fare un passo indietro e ammettere la miopia avuta in questi lustri”.

Conclude il consigliere: “Anziché tornare sui propri passi, Fontana preferisce forse bloccare un’opera ferroviaria utile al territorio a favore di un’autostrada fantasma che, tra l’altro, non è completabile senza la tratta di quei famosi 8,5 km di pertinenza del Tibre (tratta anche essa non finanziabile con i fondi del PNRR)? Inoltre, se il progetto non verrà finanziato dai fondi che arriveranno grazie a Conte e al M5s, l’unica soluzione per Fontana sarà quella di pescare 1 miliardo di euro dalle tasche dei contribuenti lombardi per ultimare il progetto. Questo a discapito della Sanità, dei servizi a supporto dei bisognosi, dell’Istruzione e di un potenziamento del servizio di trasporto pubblico. Forse sarebbe il caso che la Giunta Fontana, anziché fare mera propaganda, rinunci all’acquisto del milionario progetto di Stradivaria, stralci la Cr-Mn dal piano infrastrutturale, prevedendo invece interventi di riqualificazione, come quelli per la SS10 e, soprattutto, il completamento di progetti utili a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, come il citato raddoppio ferroviario bloccato da opere di fatto irrealizzabili e anacronistiche”.