MANTOVA – Sono già 115 le firme di cittadini mantovani alla petizione, indirizzata al sindaco Mattia Palazzi, all’assessore competente Iacopo Rebecchi e al presidente del consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti, che chiede di fermare il progetto di allargamento della sosta blu a pagamento anche nei parcheggi di piazza Anconetta e del Gradaro, attualmente tra i pochi ancora “liberi” nella zona del centro città. Tra i firmatari c’è anche il consigliere comunale di opposizione Pierluigi Baschieri (Forza Italia).
“Nessuno mette in discussione che il Covid e la consequenziale epidemia sanitaria generata dalla diffusione del virus abbiano creato delle minori entrate per i bilanci del nostro comune e delle sue società partecipate e che ora appaia necessario inventarsi nuove misure per rimpinguare le casse comunali – dicono i promotori nel testo della petizione e dell’Aster, ma è opportuno ricordare che le attività commerciali di questa città sono state altrettanto e duramente colpite dai lockdown imposti dallo Stato centrale per garantire la sicurezza e la tutela della salute pubblica. Abbiamo subito enormi riduzioni del fatturato, mediamente 40%-50%, sia nel 2020 sia nel 2021 ed i ristori assegnati dal governo non sono stati nemmeno sufficienti per onorare le locazioni degli immobili e degli spazi commerciali. Abbiamo stretto i denti per non tenere abbassate definitivamente le serrande ed abbiamo fatto il possibile per mantenere l’occupazione di tanti addetti alle vendite finiti in cassa integrazione. La campagna vaccinale e gli screening massivi grazie ai test antigenici hanno generato la speranza che tutto tornasse come prima e che le nostre piccole attività imprenditoriali ed i negozi di vicinato potessero lavorare con continuità e recuperare le relazioni perdute con i propri clienti. La notizia apparsa recentemente sulla stampa locale della intenzione di abolire la sosta gratuita nel parcheggio dell’Anconetta e nella zona del Gradaro , oltre a stupirci in quanto non condivisa con gli operatori del commercio di questa città, ci ha lasciato molto perplessi. Stiamo parlando degli ultimi spazi gratuiti destinati alla sosta in una zona adiacente al centro cittadino. Parcheggi sicuramente utilizzati da tanti lavoratori non residenti nel nostro comune, ma anche da tante persone che si recano nel centro della città per effettuare compere ed acquisti veloci.
A solo titolo esemplificativo: la palestra 10-22 di piazza Anconetta è una di quelle realtà commerciali che dal giorno dopo l’applicazione della misura repressiva sulla sosta rischia non solo la riduzione dell’utenza ma anche la chiusura della propria attività e così tutti gli altri esercizi commerciali del quartiere. Non dimentichiamo che le palestre, come tutte le discipline che si occupano dei cosiddetti sport minori, sono state le ultime attività a riaprire nonostante gli investimenti sostenuti nei mesi precedenti per garantire la massima sicurezza dei propri atleti. Doveroso è, altresi, ricordare che i negozi e le botteghe del centro storico subiscono da anni una competizione ad armi impari con i centri commerciali che circondano la città e con il commercio cosiddetto elettronico, nel frattempo i costi di gestione di una attività commerciale sono cresciuti esponenzialmente basti pensare all’aumento della pressione fiscale e delle tariffe dei rifiuti. Il fenomeno della desertificazione dei centri storici è un rischio che tocca anche la nostra città, nei giorni feriali le persone che popolano le vie centrali si sono enormemente ridotte rispetto al passato. La ripresa del turismo, seppur di prossimità, la consideriamo positiva ma non sufficiente per recuperare quanto perso negli ultimi due anni. Servono anche i consumi dei mantovani che devono essere attratti dal centro storico e non allontanati con misure repressive. La ripresa economica che tanti politici nazionali e locali annunciano quotidianamente sui media tarda ad arrivare, noi imprenditori del commercio assistiamo ad un timido ritorno dei consumi influenzato negativamente da una crescita dell’inflazione che sta comportando un innalzamento dei costi per tantissimi beni e sta condizionando negativamente le già ridotte abitudini dei consumatori. Stiamo lottando per non aumentare i prezzi dei beni e dei servizi che offriamo tutti i giorni. E’ per tutte le ragioni sopra elencate che invitiamo gli amministratori locali ad attivarsi per iniziative espansive a favore del commercio cittadino e non restrittive come l’introduzione della sosta a pagamento per gli ultimi stalli liberi vicini al centro cittadino. In particolare, si chiede di differire questa misura politica della mobilità urbana rinviandola ai prossimi anni con l’auspicio che le attività economiche abbiano ripreso a pieno regime la loro massima produttività. In subordine, si chiede di riservare un quota dei 627 parcheggi ai residenti lasciando parte degli stalli destinati alla sosta libera in modo tale che possano coesistere le esigenze di entrambi i portatori di interesse”.