MANTOVA – Era stato detto che sarebbe stato il vaccino che, viste le sue caratteristiche, poteva convincere anche gli scettici. Basato sulla tecnica più tradizionale delle proteine ricombinanti, l’obiettivo dichiarato era quello di convincere gli italiani più refrattari a vaccinarsi, tanto che era stato ribattezzato ‘il vaccino dei no vax’.
Ma evidentemente per i “no vax” mantovani non serve nemmeno questo, visto che per oggi, primo giorno di somministrazioni, così come spiegano da Asst Mantova “non si è prenotato nessuno e nessuno si è nemmeno presentato al Grana Padano Arena” visto che si può anche accedere all’hub anche senza prenotazione, in una linea dedicata.
Vedremo a questo punto come andrà nei prossimi giorni.
Al momento sembra abbiano avuto ragione quegli infettivologi come Massimo Andreoni e Matteo Bassetti i quali erano convinti che i no vax non si sarebbero fatti convincere dal nuovo vaccino proteico. “Non si vaccinerà nessuno o in pochissimi anche se non è un vaccino mRna, ma proteico. Qui il problema è di chiusura mentale nei confronti dei vaccini in generale”, aveva affermato l’infettivologo e primario dell’ospedale San Martino di Genova, spiegando che “la tecnologia mRna ci darà il vaccino per tante malattie tumorali”.
A livello regionale le vaccinazioni con Novavax aggiornate alle ore 18,35 di oggi sono state 276 di cui ben 114 nella fascia 50-59 anni, 53 in quella 60-69, 36 tra i 40-49enni e via via a scendere nelle altre fasce di età.
Per quanto riguarda l’Ats Val Padana le uniche vaccinazioni sono state le 23 effettuate a Cremona.
Intanto Asst Mantova conferma che il 25 marzo chiuderà il Grana Padano Arena. Le vaccinazioni saranno trasferite dal giorno successivo all’ospedale Carlo Poma.