Nuova gestione per Valdaro, la civica ManTua: “Obiettivo inserirsi nel quadro dei traffici commerciali europei”

MANTOVA – Il porto di Valdaro al centro dell’attenzione della civica ManTua, lita che sosterrà il sindaco uscente di Mantova Mattia Palazzi alle prossime elezioni amministrative.

“Creare una nuova governance per il porto di Mantova, collocato al centro di un grande sistema di trasporti di area vasta, costituisce un obiettivo prioritario per la formazione riformista, secondo la quale il nuovo soggetto gestore dovrà integrare e coordinare le infrastrutture del comparto a sud-est del Comune di Mantova, nelle modalità ferro-acqua-gomma, realizzando i principali nodi strategici infrastrutturali, in particolare il completamento della bretella di connessione tra Mantova Nord e il porto, il completamento della tangenziale est, il rondò di Formigosa, il nuovo accesso al porto previa riqualificazione dell’incrocio fra la provinciale 482 e via Colombo verso la Motorizzazione, la nuova piattaforma ferro-gomma di retroporto, il completamento delle infrastrutture portuali nel recinto portuale e la riqualificazione di Porto Catena”, spiega il gruppo.

Un nuovo soggetto, quello dell’Autorità Portuale che avrà la possibilità di dialogare ai tavoli di rango comunitario e intercettare così nuove opportunità di sviluppo per Mantova, “che si trova – spiegano – all’incrocio di due primari corridoi transeuropei sugli assi nord-sud, costituito dall’autostrada del Brennero, ed est-ovest, costituito dall’idrovia. La nuova società di gestione, fortemente partecipata dagli enti territoriali – Provincia, Comune di Mantova, Camera di Commercio e A22 – potrà costituire la condizione per un posizionamento forte del porto di Mantova-Valdaro nel quadro dei traffici commerciali europei, essendo il suo collocamento geografico strategico, all’incrocio fra due dei quattro corridoi italiani delle core network comunitarie: il Baltico-Adriatico, attraverso il corridoio del Brennero, e il Mediterraneo, attraverso l’idrovia Fissero-Tartaro, arteria che attraversa due delle maggiori aree sviluppate del continente, il sud-est della Francia e la Pianura Padana, che da sola genera oltre il 70% delle esportazioni italiane”.