MANTOVA – Nel corso della notte, a seguito di tempestiva indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Mantova, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e Nucleo Operativo e Radiomobile di Mantova hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto del Pubblico Ministero, nei confronti di Elena Scaini, poiché ritenuta responsabile dell’omicidio del coniuge convivente, Stefano Giaron, presso la loro abitazione di via Mozart n.8 in Valletta Valsecchi, dove vivevano da qualche tempo dopo essere rimasti entrambi disoccupati. La donna ora è rinchiusa nel carcere di Mantova.
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In particolare la donna, nei giorni scorsi avrebbe colpito con un coltello l’addome del marito provocandone la morte. Soltanto nella giornata di ieri, in stato confusionale, dopo aver tentato il suicidio, mentre si trovava in provincia di Modena, aveva contattato i Carabinieri della Compagnia di Pavullo nel Frignano asserendo di aver ucciso l’uomo.
Nottetempo, dopo aver ricevuto le cure dei sanitari, è stata quindi interrogata a Mantova, alla presenza dell’avvocato, ribadendo e confessando l’insano gesto. Il movente sarebbe riconducibile a disagio socio-familiare sommerso, tra cui appunto, la perdita del lavoro. La donna era disoccupata, mentre l’uomo lavorava da qualche tempo per una cooperativa, la Hike, che si occupa di servizi cimiteriali e cura degli spazi verdi. Stefano Giaron al momento sembra fosse a casa in malattia.
Nei prossimi giorni verrà svolta l’autopsia per stabilire con maggiore precisione le cause della morte.