MANTOVA – E’ scattata ieri, venerdì 7 ottobre l’operazione Pettirosso 2022. Si tratta di una serie di controlli anti-bracconaggio che viene condotta dai carabinieri per la tutela dell’avifauna tra le province di Mantova, Bergamo e Brescia.
Le operazioni vengono condotte con l’ausilio delle unità cinofile: c’è il cane Africa, un veterano dell’anti-bracconaggio, che è in grado di scoprire con l’olfatto armi e munizioni, anche se sono sepolte sottoterra. C’è poi il pastore belga Malinois addestrato alla ricerca, oltre ad armi e munizioni, di strumenti di cattura, richiami acustici e fauna selvatica. In campo 56 militari dell’Arma, tra cui due ufficiali: giornalmente opereranno sei pattuglie, coadiuvati da una Sala Operativa con altri 6 militari, di cui un ufficiale di coordinamento.
La “Pettirosso” è ormai una consuetudine per l’Arma, visto che da anni viene condotta nei territori delle Prealpi, a tutela dell’ambiente e della biodiversità. Le province di Mantova, Bergamo e Brescia sono uno snodo fondamentale lungo le rotte dell’avifauna selvatica migratoria, e sono al contempo una delle aree critiche del bracconaggio nel nostro Paese. Non ci sono solo i militari in campo, ma collaborano pure cittadini, cacciatori e associazioni ambientaliste come Wwf, Lipu, Legambiente, Cabs, Lac, Nogez e Fare Ambiente, che volontariamente segnalano ai carabinieri la localizzazione di eventuali strumenti o azioni di bracconaggio in cui si dovessero imbattere.