Organico insufficiente e ferie sospese: stato di agitazione alla Rsa di Serravalle

SERRAVALLE A PO – Stato di agitazione per quanto riguarda il personale Asa/Oss da ieri, venerdì 10 maggio, alla Rsa di Serravalle a Po, gestita da Fondazione SaluteVita. Ad annunciarlo sono i sindacati. “La carenza di organico, gli altissimi livelli di stress causati da perenni turni sotto organico da turno e la mancata concessione delle ferie da tempo richieste – spiegano Magda Tomasini e Najoua Chaharamane di Fp Cgil, Rosanna Magnani di Cisl Fp Asse del Po, Samanta Bertoni di Uil Fpl Mantova e Daniele Grieco di UilTucs – sono i problemi che hanno portato le organizzazioni sindacali e i lavoratori a proclamare lo stato di agitazione. I problemi si trascinano da ormai oltre un anno, ma solo nell’ultimo periodo la situazione è diventata insostenibile: giovedì 9 maggio il personale ASA/OSS, in assemblea sindacale serale, preso allo sfinimento, ha dato effettivamente il mandato a procedere
con lo stato di agitazione”. “Le lavoratrici ASA/OSS hanno scritto una lettera alla Fondazione – proseguono i sindacati -; una richiesta di aiuto circa un mese fa, in cui hanno segnalato la situazione ormai non più sostenibile. Ma il risultato è stata la sospensione di giornate di ferie nel mese di maggio, spezzando la settimana richiesta o concedendo solo alcuni giorni: questo ha scatenato l’ira del personale, perché vivendo una situazione sotto organico da tempo, vedersi non autorizzate ferie richieste da mesi, ha causato una difficile situazione per un adeguato riposo psicofisico e una corretta conciliazione dei tempi vita/lavoro”. “Siamo ben consapevoli delle carenze di organico sul territorio – sottolineano le organizzazioni sindacali – ma non può ricadere tutto sul personale in servizio. La Fondazione, al contrario di altre Rsa nella Rsa Casa Canossa, non ha nemmeno inserito personale per le attività alberghiere come fare i letti, apparecchiare le sale, ritirare e consegnare i carrelli dei pasti, distribuire l’acqua, sistemare le unità degli ospiti assistiti. Insomma, per svolgere tutte quelle attività in cui non è richiesto un titolo di studio, essendo mansioni alberghiere, per dare sollievo al personale Asa/Oss che potrebbe invece
dedicare il giusto tempo agli ospiti che, come ben si sa sono sempre più bisognosi di assistenza”. “Abbiamo rilevato nell’assemblea di venerdì sera un altissimo livello di stress fra il personale Asa/Oss – ha aggiunto Magda Tomasini, segretaria provinciale di Fp Cgil Mantova -, i cicli ridotti non permettono una completa e soddisfacente prestazione lavorativa nei confronti degli ospiti, che necessitano di assistenza e questo sta creando un malessere al personale, che professionalmente sa quanto sia importante, invece, dare un servizio di qualità agli ospiti, sia per il rispetto degli ospiti che della professionalità del personale”.
Nel proclamare lo stato di agitazione del personale ASA/OSS le organizzazioni sindacali hanno deciso di sospendere tutto il lavoro straordinario e supplementare, e hanno chiesto un incontro alla Fondazione, che dovrebbe tenersi il prossimo 17 maggio presso la sede degli uffici di Casa Canossa.
In Casa Canossa era già in corso lo stato di agitazione con l’esposizione delle bandiere proclamato a livello nazionale in data 12 aprile, con adesione territoriale in data 22 aprile  seguito del mancato rinnovo del Ccnl Uneba; per quello stato di agitazione non era stata prevista nessuna forma di protesta, se non l’esposizione delle bandiere.

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