Ospedale Bozzolo, riconosciuti 5 nuovi letti ad alta intensità riabilitativa per gravi cerebrolesioni

BOZZOLO – Sono stati riconosciuti da Regione Lombardia cinque letti ad alta intensità riabilitativa per la struttura complessa di Riabilitazione Specialistica del Presidio di Bozzolo. I letti – identificati in termini tecnici dal ‘codice 75’ – sono dedicati alle persone affette da esiti di gravi cerebrolesioni acquisite, in particolare ictus emorragici, ischemici e traumi cranici, che necessitano di elevata intensità assistenziale e riabilitativa da parte di un team multiprofessionale in grado di garantire assistenza medica specialistica, infermieristica, programmi di rieducazione neuromotoria, logopedia, terapia occupazionale, neuropsicologia e reinserimento quando possibile nel proprio contesto socio-familiare.

“Il riconoscimento – spiega il direttore della struttura di Riabilitazione Specialistica Francesco Ferraro – è stato attribuito in base alla ricognizione da parte di Regione Lombardia dello storico dei ricoveri del nostro reparto che nel corso di questi anni ha già preso in carico tale tipologia di pazienti, seppure in numero limitato per l’elevate necessità assistenziale. I 5 letti sono infatti destinati a pazienti che accedono al Pronto soccorso o ai reparti per acuti in stato coma per gli esiti di cerebrolesione che necessitano di assistenza maggiormente elevata in termini di intensità assistenziale. Per garantire un corretto percorso – continua Ferraro – è necessaria la presa in carico già in fase acuta da parte dei fisiatri e fisioterapisti del presidio Carlo Poma e la condivisione dei criteri di trasferibilità con i colleghi di tali reparti. Saremo così collegati in modo ottimale con le strutture di Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione, Neurologia e Neurochirurgia di Mantova per accogliere i casi più delicati”.

Ogni stanza è dotata di tutte le attrezzature necessarie per questa tipologia di assistenza: letti attrezzati, sistemi di monitoraggio, sollevatori a soffitto. Il tutto integrato con una dotazione di nuovo personale medico fisiatrico e infermieristico; il 17 novembre è stato accolto in una di queste stanze il primo paziente, un mantovano proveniente dalla struttura di Anestesia e Rianimazione di Mantova.

Anna Gerola, direttore generale di Asst Mantova, è fiera del risultato: “In azienda questi sono gli unici letti ad altissima intensità riabilitativa e la struttura di Bozzolo è stata scelta, perché esistono tutti i criteri per attuare il progetto. Il presidio, per la sua specificità, è infatti punto di riferimento della riabilitazione e ora ha una marcia in più”.

Il direttore medico di presidio Fabio Pajola spiega che si tratta di un traguardo a cui si ambisce da tempo: “Eravamo già pronti, perché i nostri professionisti hanno sempre trattato questi pazienti, lavorando con grande professionalità e con tecnologie di ultima generazione. Ora abbiamo coronato il nostro obiettivo ufficialmente”.

Anche il direttore sanitario di Asst Marianna Lorenzoni, che ha creduto e lavorato molto alla progettualità in questione, esprime la sua soddisfazione: “È stato un percorso di squadra, multiprofessionale. Con questo riconoscimento il presidio di Bozzolo diventa sempre più attrattivo anche per altre province”.

Rossana Sogni, coordinatrice della degenza del presidio, ha ringraziato la direzione per la grande opportunità ricevuta: “Parlo da dipendente, ma anche da bozzolese. Questo attestato di eccellenza offre per altro l’opportunità di motivare ulteriormente i nostri operatori”.

Il coordinatore dei fisioterapisti Sergio Guidarini ha ribadito l’importanza di tale riconoscimento “per l’elevata qualità delle cure riabilitative garantite in questi anni a pazienti gravi da parte del personale della riabilitazione” e ha affermato, come la collega Sogni, che “la formalizzazione di tali letti di degenza è motivo di ulteriore motivazione professionale per fisioterapisti, logopedisti e terapista occupazionale”.

Grande apprezzamento anche dal sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio: “È importante che gli amministratori locali siano resi partecipi del miglioramento di un servizio sanitario, siamo grati alla direzione di Asst che punta su un ospedale d’eccellenza. Un segnale che le strutture pubbliche sono fortemente impegnate per garantire le cure migliori”.