Ospedali mantovani in Fase 4 di massima emergenza: pressione critica sui pronto soccorso. Sempre più giovani ricoverati

MANTOVA – La provincia di Mantova è una delle tre in Lombardia con Brescia e Cremona che più preoccupa il Comitato regionale che si riunisce bisettimanalmente per capire l’evoluzione del contagio da Covid-19 nelle dodici province lombarde. Preoccupa il deciso aumento dei positivi ma anche la pressione sugli ospedali.
E una situazione preoccupante è quella illustrata oggi dal direttore generale di Asst Mantova Raffaello Stradoni affiancato dal primario del Pronto Soccorso Massimo Amato.
Ancora in salita i ricoveri Covid: 183 quelli che si contavano oggi tra Mantova, Pieve e Asola contro i 176 di ieri e Asst pronta a dichiarare la Fase 4, quella di massima emergenza.
“L’aumento così veloce dei contagi è dovuto alle varianti che hanno una maggior infettività e colpiscono classi di età più giovani. E infatti anche l’età media dei ricoverati si è molto abbassata” dichiara Stradoni.
E’ il primario Amato a spiegare che nei Pronto Soccorso sia del Poma che di Asola e Pieve di Coriano negli ultimi giorni è aumentato tantissimo l’accesso di pazienti positivi. “Quasi sempre sono pazienti medio-gravi, spesso con polmonite. La pressione è tale che abbiamo quasi tutti i posti letto occupati”.

STOP ALLA RIPRESA DELL’ATTIVITA’ CHIRURGICA 

La ripresa dei contagi ha avuto come primo effetto lo stop del piano di ripresa dell’attività chirurgica che era stato programmato nelle scorse settimane quando i numeri dei positivi erano in sensibile calo. “Non abbiamo sospeso del tutto l’attività programmata ma abbiamo dovuto ridurla molto – spiega Stradoni – e così è accaduto anche negli ospedali di Suzzara e Castiglione delle Stiviere che nei mesi scorsi avevano tra l’altro messo a disposizione le proprie sale operatorie per permettere ai chirurghi degli ospedali dell’Asst di poter operare”