OSTIGLIA – Fa discutere la scelta dell’Amministrazione comunale di Ostiglia di aumentare l’Irpef. La questione, che verrà portata in Consiglio il 13 novembre, è stata sollevata dal consigliere di opposizione Alessandro Incorvaia e ha dato vita a un acceso confronto politico.
Il sindaco Luciano Barberio spiega che la misura è “una scelta inevitabile” e chiarisce che si tratta di un incremento medio di circa 3 euro al mese per persona, necessario per mantenere in equilibrio i conti pubblici e garantire i servizi essenziali. “Siamo allineati ad altri Comuni del territorio – spiega – molti hanno l’aliquota allo 0,8% da tempo. Ostiglia è alle prese con una spesa sociale crescente, e dobbiamo continuare a garantire sicurezza, assistenza e investimenti. Solo per i casi di codice rosso – continua Barberio – il Comune si fa carico di circa 260mila euro per sette minori e due madri”.
Il sindaco parla di una situazione finanziaria complessa, aggravata dai 7 milioni di euro di debiti derivanti da mutui contratti negli anni scorsi, tra cui quelli legati alla scuola elementare. “Non vogliamo fare altri debiti – aggiunge – ma puntare a un Comune senza esposizioni entro il 2030. Per farlo servono responsabilità e decisioni difficili. L’illuminazione pubblica da sola costa 530mila euro l’anno: senza questi adeguamenti mancherebbero risorse. È una misura che serve a tutelare la spesa corrente e garantire servizi, come il rafforzamento dell’organico della polizia locale e gli interventi nel sociale summenzionati”. Per finire l’attacco all’amministrazione precedente: “Stiamo mettendo delle pezze ai disastri fatti dal PD”.
IL PD: “TASSA INIQUA. E CHE FINE HA FATTO IL TESORETTO DA 800MILA EURO?”
L’aumento non è stato però accolto bene dalle minoranze. Il circolo del Partito Democratico di Ostiglia in una nota scrive: “La parola sinistra significa equità, solidarietà, redistribuzione: tutto il contrario di ciò che rappresenta la destra, fatta di arroganza e cinismo. L’aumento dell’Irpef comunale è una tassa piatta, uguale per tutti, che non tiene conto delle condizioni economiche dei cittadini. Chi ha tanto non se ne accorge, chi fatica ad arrivare a fine mese la subisce. È una flat tax locale, regressiva e ingiusta”. Il partito ha inoltre sollevato dubbi sulla gestione dell’avanzo di bilancio da 800mila euro, “un tesoretto prudenziale criticato un anno fa e oggi utilizzato come un comodo bancomat”.
OPERA CIVICA: “TRADITI GLI ELETTORI, PROGETTUALITA’ ASSENTE”
Sulla stessa linea anche Opera Civica, che annuncia il proprio voto contrario in Consiglio: “Aumentare le tasse senza aver migliorato la qualità dell’amministrazione è un tradimento degli impegni presi con la comunità. Le federazioni provinciali dei partiti – afferma il gruppo – devono sapere come si comportano i loro rappresentanti sul territorio. L’incremento dell’Irpef è una decisione ingiustificata ed inaccettabile che grava sulle famiglie e sulle attività locali già messe a dura prova dal contesto economico . E non ci interessa , in questo caso, essere in linea con gli altri Comuni, come scrive il Sindaco Barberio, perché, questi stanno dimostrando di muoversi per intercettare fondi e bandi straordinari. Qui, invece, si registra una totale assenza di progettualità: nessuna partecipazione a bandi, nessun investimento su Ostiglia, nessuna visione di sviluppo”.















