Ostiglia dalla Regione ok dismissione deposito oli minerali Borgo San Giovanni

OSTIGLIA – La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha dato il consenso al Ministero della Transizione Ecologica per autorizzare EP Produzione spa a dismettere il deposito di oli minerali a uso industriale in Borgo San Giovanni sul territorio di Ostiglia che alimentava la Centrale termo-elettrica di Ostiglia.

Il progetto

Il progetto prevede la dismissione dell’intero parco serbatoi da 203.000 metri cubi fuori esercizio dal 2010. Si tratta infatti di due serbatoi fuori terra da 100.000 metri cubi ciascuno, già contenenti olio combustibile denso. Nonchè di un serbatoio fuori terra da 3.000 metri cubi per olio combustibile fluido. Oltre quindi ad altri serbatoi minori di servizio.

Atti al Ministero

La decisione sarà ora trasmessa al ministero della Transizione Ecologica, direzione generale Infrastrutture e Sicurezza sistemi energetici e geominerari, per le opportune azioni. La disposizione rientra tra le funzioni amministrative relative agli impianti strategici soggetti ad autorizzazione del Ministero della Transizione ecologica. Previa intesa con la Regione interessata prevista dalla legge del 4 aprile 2012.

Stato attuale dell’area

“Regione Lombardia – spiega l’assessore Cattaneo – conferma l’attenzione verso il territorio e l’ambiente e il suo ripristino. Anche in aree che sono state sfruttate intensivamente”.

Le indagini ambientali

EP Produzione spa a marzo di quest’anno ha trasmesso a Regione e ad Arpa Lombardia il Piano indagini ambientali relativo all’area per definire la condizione del terreno e delle acque sotterranee. E ha proposto di realizzare 10 sondaggi e 14 piezometri, pozzi di piccolo diametro che consentono di misurare il livello di falda o prelevare campioni significativi. Arpa Lombardia, dipartimento di Mantova, ha fornito le sue valutazioni tecnico ambientali. E chiesto alla società d’integrare i punti d’indagine e il set analitico proposto per i campionamenti dei terreni.

Analisi più recenti

La società ha comunicato a sua volta di aver già effettuato 8 sondaggi volontari preliminari dei terreni, tra dicembre 2020 e gennaio 2021, fino a una profondità di 4 metri. E ha confrontato i risultati analitici ottenuti con le Concentrazioni soglia di contaminazione (Csc) per i siti a uso commerciale e industriale. Tutti i composti sono risultati in concentrazioni inferiori alle Csc previsti per i siti ad uso commerciale e industriale. Un secondo piano d’indagine volontaria da parte di EP Produzione è in corso di svolgimento a partire dal mese di maggio 2021.

Il ripristino del territorio

“A conclusione dei lavori – conclude l’assessore all’Ambiente – l’area del deposito sarà libera da manufatti fuori terra e interrati. Mentre saranno mantenuti i soli impianti che possono ancora assolvere funzioni utili. Come convogliamento e filtraggio delle acque meteoriche, alimentazione delle apparecchiature necessarie allo scopo e illuminazione delle aree esterne. Le eventuali criticità relative alle attività di cantiere potranno essere mitigate con opportune misure operative e/o gestionali”.