SACCHETTA (SUSTINENTE) – Erano davvero in tanti venerdì sera a Sacchetta di Sustinente alla Via Crucis, presieduta dal vescovo Marco Busca, organizzata per ricordare Padre Tullio Favali, a 40 anni dalla morte.
Tra loro c’erano diversi anziani che avevano conosciuto Tullio, che lo avevano avuto amico negli anni dell’infanzia passata a Sacchetta, ma c’erano anche molti giovani e bambini che di padre Favali hanno conosciuto solo le gesta e hanno imparato ad ammirarne passione, coraggio, dedizione e un amore incondizionato per il prossimo, soprattutto per i più deboli e gli indifesi. Tullio fu assassinato l’11 aprile 1985 nelle Filippine da fanatici sostenitori del regime dittatoriale di Marcos, contrari ai preti impegnati per la giustizia.
La preghiera durante la Via Crucis è stata accompagnata da canti e da letture di brani tratti dalle lettere di padre Tullio, il tutto in un’atmosfera di grande suggestione con tante fiaccole che hanno illuminato il cammino dei presenti, come piccole luci nella notte a testimoniare che l’eredità di Padre Tullio continua a brillare, anche a quarant’anni dalla sua morte. Il momento di preghiera si è concluso poi all’interno della chiesa.
In un mondo che spesso dimentica, Sacchetta ha ricordato. E nel volto commosso degli anziani, negli occhi attenti dei giovani, si è riflessa la potenza di un messaggio che non conosce tempo: quello di un uomo che ha scelto l’amore invece della paura, la giustizia invece del silenzio. Perchè finché ci sarà anche solo una fiaccola accesa nel cuore di qualcuno, il sacrificio di Padre Tullio non sarà stato vano.
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