MANTOVA – “Sul famoso rave party di Modena e sul decreto, scritto male, che va ritirato ho atteso qualche giorno prima di esprimere la mia opinione, sia per informarmi meglio, sia per il dibattito surreale che ne è seguito, con il ‘trappolone’ politico delle destre, come se ci fossero partiti difensori dei rave e delle illegalità connesse”. E’ quanto dichiara il Sindaco, Mattia Palazzi che interviene così nel dibattito sul rave party di Modena.
“La prima cosa che vorrei dire e che si è sentita poco e’ grazie, alle forze dell’ordine, al comitato ordine e sicurezza di Modena, al Sindaco di Modena, perché lo sgombero, sacrosanto, è stato gestito con grande intelligenza ed esperienza.
Non sono mai situazioni semplici. Grazie a maggior ragione perché gli irresponsabili che hanno organizzato il rave l’hanno fatto in un capannone privato a rischio crollo, mettendo a rischio tutti i partecipanti, diversi dei quali, essendo strafatti, non si sarebbero nemmeno accorti se gli cadeva il tetto in testa. Ecco io non ho quindi alcun dubbio che situazioni del genere, che esistono da decenni, vadano vietate e sgomberate e che vi siano sanzioni vere” – continua il Sindaco.
“Il tema del decreto del Governo, fatto in 24 ore, apre invece tutta un’altra discussione, alla quale va posta ben più attenzione, perché in ballo non ci sono solo i rave, per come è scritto. C’è bisogno di un completamente normativo per queste situazioni?
Se si è giusto farlo, ma è una materia delicata e ogni scelta andrebbe ben ponderata, perché non si deve mai e poi mai correre il rischio di limitare o punire con pene abnormi forme democratiche di dissenso o di testimonianza che nulla hanno a che fare con i vari rave, che peraltro non si scoprono oggi” sottolinea il primo cittadino.
“Il Governo sia saggio, ritiri e modifichi il decreto. Non agisca per ideologia, ascolti le valutazioni dei tanti giuristi che hanno sottolineato i rischi interpretativi del testo che rischia concretamente di ledere diritti costituzionali. È scritto male, deve essere cambiato” conclude Palazzi.