Palazzi: “non mi candido alle politiche, mai lascerei Mantova con un commissario”

Palazzi:

MANTOVA – Dal giorno in cui è scoppiata la crisi di Governo a Mantova una delle voci che ha rimbalzato più frequentemente è la possibile candidatura alle elezioni politiche del 25 settembre del sindaco Mattia Palazzi nelle file del Pd.
Effettivamente ci sono state importanti pressioni da parte di alcuni big dl partito su Palazzi affinchè scelga la strada delle candidatura. Del resto è una strategia dei dem contrapporre i propri sindaci migliori ad un centro destra oggi a traino Giorgia Meloni.
Il primo cittadino del capoluogo ci ha tenuto però a fare subito chiarezza.
“La norma prevede che dovrei dimettermi entro sette giorni dallo scioglimento delle Camere, quindi entro giovedì prossimo e poi entro venti giorni subentrerebbe il commissario. Lascerei la città nell’incertezza e con tutto il lavoro fatto e che stiamo facendo è l’ultima cosa che voglio, pertanto oggi l’ipotesi di una mia candidatura alle politiche di settembre non c’è” dichiara Mattia Palazzi.
“Lascerei la città fino a maggio prossimo con un commissario, perderemmo nuove opportunità e si rallenterebbe tutto, con oltre 100 milioni di nuovi finanziamenti che ho ottenuto per opere pubbliche storiche per Mantova, che devono partire, tra cui i due sottopassi carrabili di Porta Cerese e Gambarara previsti da fine 2023. Fino a che non approviamo i progetti esecutivi con l’avvio lavori non mollo di un millimetro l’obiettivo che Mantova attende da sempre e che nessuno prima di noi ha mai nemmeno tentato di affrontare. Il Pd conta tra le sue fila tanti sindaci e sindache apprezzate, che hanno vinto e convinto nelle città. Auspico possano candidarsi in diversi, sarebbero la vera novità, necessaria, in una fase molto complicata dove giustamente i cittadini sono sconfortati da una politica mediocre che manda a casa un premier competente e credibile la cui unica colpa è stata quella di dire cosa serve all’Italia, senza lisciare il pelo alla demagogia e ai costanti egoismi di corporazioni e politicanti che bloccano il Paese” prosegue il sindaco.
“Per colpa dell’irresponsabilità e di calcoli esclusivamente di parte dei Cinque Stelle, della Lega e di Forza Italia rischiamo si fermino i nuovi bandi Pnrr e le misure fondamentali per le famiglie e imprese di sostegno per il carovita che temo a ottobre creerà davvero molti  problemi a tutti. Soprattutto qui al nord sono convinto che la preoccupazione del ceto medio, di chi produce e lavora sia alta. La Lega di Salvini e Berlusconi li ha traditi ancora una volta. Ciò detto auspico e lavorerò perché Mantova esprima una candidatura Pd non dirottata da altri territori e che lavori per la città e il territorio. Se poi il Pd nazionale riterrà in altri modi utile la mia esperienza, non farò mancare il mio impegno, come ho sempre fatto”.