Papa Francesco, i medici del Gemelli: “Domani verrà dimesso, torna a Santa Marta”

Papa Francesco sarà dimesso: domani torna a Santa Marta. Lo ha detto oggi, sabato 22 marzo, durante il briefing con la stampa il professor Sergio Alfieri che coordina il team di medici, che ha in cura Bergoglio da quando 37 giorni fa è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale.

“Il Santo Padre al momento del ricovero si presentava con una insufficienza respiratoria acuta dovuta a una infezione polimicrobica – ha aggiunto Alfieri -. Quindi virus, miceti e batteri. Questi hanno determinato una polmonite bilaterale severa che ha richiesto un trattamento farmacologico combinato. Durante il ricovero del Santo Padre hanno presentato due episodi molto critici nei quali il Papa è stato in pericolo di vita. Le terapia farmacologiche, l’ossigeno ad alti flussi e la ventilazione meccanica non assistita, hanno fatto registrare un lento e progressivo miglioramento facendo uscire il Santo Padre dagli episodi più critici”.

“Il Santo Padre non è mai stato intubato – precisa il Professore – . E’ sempre rimasto vigile, orientato e presente. Il Papa verrà dimesso domani in condizioni cliniche stabili, da almeno due settimane, ovviamente da parte di tutta l’équipe di medici che hanno seguito il Santo Padre qui al Gemelli c’è la prescrizione di continuare parzialmente le terapie farmacologiche che dovrà ancora effettuare per molto tempo per via orale ed è molto importante la raccomandazione di un periodo di riposo in convalescenza per almeno due mesi”. “Continuerà la terapia respiratoria al Santa Marta. Ci vorrà tempo per far tornare la voce come prima”.

“Se il Santo Padre può essere dimesso con le prescrizioni” di due mesi di riposo in convalescenza “è perché le infezioni più gravi si sono risolte. Ci sono alcuni batteri che sono stati sconfitti, alcuni virus, la cui carica virale si è ridotta, magari sono virus che abbiamo anche noi. Alcuni miceti si sono ridotti e richiederanno tanto tempo per essere sconfitti. Non ha più la polmonite bilaterale, è completamente guarito da tutte le specie polimicrobiche. Ma ci vorrà del tempo”, ha detto Alfieri.

“Il Santo Padre tornerà a Santa Marta per una dimissione protetta – ha detto Luigi Carbone, medico del Papa che ha affiancato Alfieri nella conferenza stampa – che richiederà una convalescenza. Naturalmente a Santa Marta abbiamo valutato, con i colleghi che hanno seguito il Papa al Gemelli, i fabbisogni e come tutti i pazienti di 88 anni, che vengono dimessi e hanno avuto polmonite, avrà bisogno di ossigeno finché ne avrà bisogno e che la direzione Sanità Vaticana può offrire a Santa Marta”.

Luigi Carbone, medico referente del Papa, ha spiegato che “a Santa Marta avrà bisogno di ossigeno, poi la direzione di Sanità e igiene in Vaticano fa un servizio di 24 ore su 24 per le emergenze”. “E’ stabile da due settimane, l’ospedale è il posto peggiore per la convalescenza” aggiungono, precisando che il Pontefice “non è diabetico” e “non ha avuto il Covid”.

“Voleva tornare a casa giorni fa, ma ci ha ascoltato” precisano i medici del Gemelli che raccontano anche come sia “contentissimo” di uscire dall’ospedale. “Ci ha detto ‘sono ancora vivo’, si capisce che ha ripreso il suo buonumore” sottolineano. “E’ dimagrito, ma ha tante riserve e si alimenta un po’ di più”. Per ora, comunque, sono “sconsigliati incontri con gruppi e grandi sforzi” e per quanto riguarda i viaggi “si vedrà in base ai miglioramenti”. “Se mantiene il trend attuale, riprenderà il lavoro il prima possibile”.

(Adnkronos)