Papa Francesco in tv scherza con Fausto Desalu: “Santo Padre tutto bene?” “Tutto bene, ancora vivo”

Papa Francesco è entrato per la prima volta in uno studio televisivo. Lo ha fatto intervenendo alla trasmissione “A sua Immagine”, dedicata alla “Forza della Vita”, andata in onda questa mattina domenica 4 giugno su Raiuno (la registrazione era avvenuta sabato scorso). E proprio la prima delle storie raccontate ha visto come protagonista Fausto Desalu, il campione olimpico a Tokyo nella staffetta 4 X 100, cresciuto a Breda Cisoni, frazione di Sabbioneta.
“Un ragazzo nato in Italia da immigrati della Nigeria, cresciuto con l’amore della mamma perchè il papà lo ha abbandonato a tre anni”, ha spiegato la conduttrice Lorena Bianchetti nell’illustrare la storia del campione.
“E poi per fortuna sono arrivati anche due nonni, Rita e Roberto, che lo hanno ‘adottato ‘, hanno ha creduto in lui e hanno contribuito a quella formazione all’amore che gli ha cambiato la vita”.
Simpaticcissimo il siparietto tra Desalu, in collegamento da Parma, e Papa Francesco: “Santo Padre tutto bene?”. “Tutto bene. Ancora vivo”. È lo scambio di battute a distanza tra l’atleta olimpionico Fausto Desalu e il Pontefice.
La storia di Desalu ha fatto da spunto all’intervento di papa Francesco, che ha parlato della “gratuità dell’amore, del sacrificio e delle sofferenze trasformate in stimoli per raggiugere l’obiettivo di una vittoria tanto prestigiosa”
Durante la trasmissione, Francesco ha discusso di diversi temi, tra cui la guerra e la pace, il bullismo, l’educazione dei figli e anche le apparizioni mariane, riferendosi anche alla Madonna di Trevignano. E ha detto: “Le apparizioni mariane? Non cercate lì, perché quello è uno strumento della devozione mariana che non sempre è vero. Delle volte sono immagini della persona. Ci sono state apparizioni vere della Madonna. Ma sempre col dito così, verso Gesù. Mai la Madonna ha attirato a sé, quando è vera”.
Sulla pace Bergoglio ha dichiarato: “Questa è una storia antica come l’umanità: con la pace si guadagna sempre, forse poco, ma si guadagna. Con la guerra si perde tutto, tutto, e i cosiddetti guadagni sono perdite”.
Il pontefice  intervenuto anche sul tema del bullismo: “Impariamo ad avere compassione, a ‘carezzare’: solo così potremo essere vicini a Dio. Chi aggredisce, bullizza, può sembrare forte ma è uno sconfitto. La vera vittoria è la mitezza. Oggi non si educa ad esser miti. Dobbiamo aiutare i bimbi o i ragazzi bullizzati con l’affetto, con le carezze” ha dichiarato il Papa.

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