MANTOVA – Approvato il Piano delle azioni positive della Provincia di Mantova per il triennio 2022–2024: il documento si pone, da un lato, come adempimento a un obbligo di legge, dall’altro vuol porsi come strumento semplice ed operativo per l’applicazione concreta delle pari opportunità.
Il Piano 2022-2024 recepisce la Direttiva sulle Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni.
La Provincia di Mantova, nella definizione degli obiettivi che si propone di raggiungere, ritiene prioritario:
– accrescere e valorizzare le competenze e il ruolo del CUG
– garantire il diritto dei lavoratori ad un ambiente di lavoro sicuro, sereno e caratterizzato da relazioni interpersonali improntate al pieno rispetto della persona e alla correttezza dei comportamenti;
– ritenere come valore fondamentale da tutelare il benessere psicologico dei lavoratori, garantendo condizioni di lavoro prive di comportamenti molesti o mobbizzanti o demansionanti;
– intervenire sulla cultura della gestione delle risorse umane, favorendo le pari opportunità nello sviluppo della crescita professionale del proprio personale;
– rimuovere gli ostacoli che impediscono di fatto la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro fra uomini e donne;
– offrire opportunità di formazione e di esperienze professionali e percorsi di carriera per riequilibrare eventuali significativi squilibri di genere nelle posizioni lavorative soprattutto medio-alte, qualora si riscontrino appunto squilibri;
– favorire politiche di conciliazione dei tempi e delle responsabilità professionali e familiari.
Alla data del 31 dicembre 2021 nell’ente non vi sono situazioni di squilibrio di genere a svantaggio delle donne (sono infatti 126 le dipendenti di sesso femminile e 121 i maschi).
Di tre dirigenti, due sono donna e anche tra le posizioni organizzative gli uomini sono in minoranza (10 contro 11 femmine).
Tra le categorie, la C e la D, in particolare, vedono prevalere le dipendenti mentre la situazione si inverte per le categorie A e B. Mentre a chiedere il part time sono prevalentemente le dipendenti di sesso femminile (27 a fronte di 5 maschi).
Mercato del lavoro e politiche attive del lavoro e CPI e Affari generali – assistenza tecnico- amministrativa agli enti locali i servizi dove netta è la predominanza del gentil sesso.
I permessi giornalieri L.104/1992 fruiti sia giornaliero che ad ore sono stati chiesti da 13 uomini e 19 donne mentre i permessi giornalieri per congedi parentali sono stati fruiti da due dipendenti maschi a fronte di sei donne.