MANTOVA – Al via la quinta edizione del “Without Frontiers Lunetta a colori”, il Festival mantovano di arte contemporanea e riqualificazione urbana adotta il capolavoro di Lewis Carroll come ispirazione per l’edizione 2020. Il Paese delle Meraviglie di Alice si sovrappone idealmente a un quartiere pulsante di vita, in piena mutazione antropologica, sociale e culturale. I muri si preparano a tornare membrane permeabili all’arte, soglie che portano a un altrove immaginato che qui riesce a prendere forma. E i colori tornano a conquistare la città.
Il festival, organizzato dall’associazione Caravan SetUp, è curato dalla critica d’arte Simona Gavioli, con l’apporto scientifico di Lavinia Bottini, in collaborazione con l’associazione culturale Il Cerchio E Le Gocce, il supporto del Comune di Mantova e il contributo del Gruppo Tea.
La manifestazione quest’anno è stata anticipata dal progetto Piccola Biblioteca Ideale. Una iniziativa che segna l’inizio dell’espansione dell’arte urbana da Lunetta ad altre zone periferiche della città. Dal 26 al 30 agosto, il quartiere Te Brunetti ha visto impegnati gli artisti Corn 79 e Made154 nella realizzazione di due grandi opere, all’ingresso del quartiere e sulla facciata della biblioteca.
Without Frontiers è un inno all’abbattimento delle frontiere attraverso l’arte, a favore di una continuità culturale capace di unire il centro della città alla sua periferia. Sviluppando una relazione tra arte urbana e arte pubblica, Without Frontiers vuole generare un continuum, un ponte, tra ciò che rappresenta per il mondo dell’arte e della cultura il centro di Mantova, culla del Rinascimento, e ciò che il quartiere Lunetta rappresenta per tutti gli abitanti della città. Un esperimento artistico, sociale e culturale che continua a crescere e a far crescere il proprio territorio, offrendosi anche come spunto e nuova visione per altre periferie italiane e non solo.
La manifestazione tradizionalmente prevede l’intervento di nomi affermati nell’ambito dei graffiti-writing, e il coinvolgimento anche di autorevoli artisti contemporanei che non necessariamente abbiano utilizzato il tessuto urbano come veicolo principale della propria arte. Ospiti di quest’anno saranno Aris, Andrea Casciu, Corn79, Howlers e Kiki Skipi.Per la prima volta il quartiere di Lunetta vedrà la realizzazione di due combo, la prima ad agosto a opera di Aris e Corn79, la seconda ad ottobre per mano di Kiki Skipi e Andrea Casciu.
«Quando si entra a Lunetta – afferma la curatrice Gavioli – ci si ritrova immersi in un universo brulicante di colori. Attraversando il Sottopasso espanso, opera dipinta da Corn79, si è travolti dai toni caldi dei rossi, dei gialli e dell’arancio e si viene trasportati all’interno di un quartiere meraviglioso e surreale. La scritta degli artisti Bianco–Valente che svetta sulla cima del primo palazzo – “ti voglio conoscere” – fa sentire vivo il richiamo di una comunità pronta all’accoglienza e incuriosita dai nuovi ingressi in questo piccolo mondo.
Ci si sente un po’ come Alice, che inseguendo il Bianconiglio, si ritrova catapultata nel Paese delle Meraviglie. E proprio come il mondo di Carroll, Lunetta è abitata da esseri surreali: orsi, cigni, api, stelle che esplodono, cavalli che emergono dall’acqua, blocchi di cemento variopinti che sembrano vorticare e cadere come i massi della volta della Sala dei Giganti di Palazzo Te.