Partita la richiesta della cigs per i lavoratori di Progest. I sindacati guardano agli Enti per la ripresa della produzione

Partita la richiesta della cigs per i lavoratori di Progest. I sindacati guardano agli Enti per la ripresa della produzione

MANTOVA – Nuovo confronto questa mattina tra i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e Uil Daniele Soffiati, Dino Perboni e Paolo Soncini e l’amministratore delegato della cartiera di Progest Francesco Zago.
Un confronto, che avviene con i lavoratori a casa dal lavoro dallo scorso 1 febbraio, e che ha visto infatti richiedere la cassa integrazione straordinaria per chiusura dell’azienda dallo stesso giorno e per il periodo di un anno.
L’auspicio di proprietà e sindacati ovviamente è che la cartiera possa ottenere le necessarie autorizzazioni per la ripartenza della produzione nei tempi indicati dalla Conferenza di Servizi e quindi entro il 9 marzo. In quel caso poi la fabbrica potrebbe tornare in attività e quindi la cassa integrazione potrebbe cessare.
Di qui il commento del segretario generale della Uil Paolo Soncini, affidato a una nota, che recita: “oggi le organizzazioni sindacali si sono incontrate con la proprietà della cartiera ex-Burgo, per avviare l’iter tecnico in modo da accedere agli ammortizzatori sociali per i dipendenti di Pro-Gest; un percorso da avviare in Regione Lombardia per poi passare al Ministero dello Sviluppo Economico. La questione è netta: la firma sull’accordo tra le parti di oggi segna un passo in avanti. Il nostro impegno è stato e resta quello di garantire lavoro sicuro e dignitoso; per questo auspichiamo che le valutazioni degli Enti Locali nei confronti del progetto di Pro-Gest siano favorevoli  e, nella corretta tempistica, possano far ripartire la produzione per poter dare respiro al tessuto economico locale e maggiori garanzie ai dipendenti”.

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