Patto territoriale per la sostenibilita’ dei Prati Stabili, da Regione in arrivo 80mila euro

MANTOVA – Terzo posto in graduatoria e un contributo di 80 mila euro da parte di Regione Lombardia per il Patto Territoriale per la Sostenibilità dei Prati Stabili della Valle del Mincio per valorizzare le esperienze pregresse e compiere un passo avanti verso una pianificazione condivisa e duratura per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, nelle tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, economica e sociale.
“Il progetto dedicato ai Prati Stabili della Valle del Mincio – ha detto il Consigliere provinciale con delega alla pianificazione Francesco Aporti – si propone di costruire un percorso condiviso e strutturato per la salvaguardia e la valorizzazione di un territorio di straordinaria rilevanza ambientale, agricola e sociale. L’obiettivo generale è quello di promuovere una visione integrata e duratura della sostenibilità, capace di coniugare la tutela delle risorse naturali con lo sviluppo economico locale e il rafforzamento della coesione sociale. In tale prospettiva, il progetto si articola attorno a tre ambiti fondamentali: pianificazione, gestione e promozione”.

A breve i numerosi partner, pubblici e privati, saranno chiamati a sottoscrivere il patto mentre gia’ oggi si sono incontrati in modalita’ telematica per una prima valutazione del risultato e per programmare le prossime azioni. Alla meta’ di ottobre vi era stata la candidatura  al bando di Regione Lombardia Per la promozione dei patti territoriali di sostenibilità.

Elemento centrale del sistema di governance del Patto sarà l’Associazione dei Prati Stabili della Valle del Mincio a oggi composta dai Comuni di Marmirolo, Porto Mantovano, Goito, Roverbella e Volta Mantovana e le Latterie Agricola S. Pietro, Goitese, Sociale di Roverbella, Sociale di Mantova e Latteria di Marmirolo; tra gli altri partners: il Politecnico di Milano, il Parco del Mincio e Confcooperative oltre a soggetti del terzo settore quali la cooperativa sociale La Quercia, mentre capofila è la Provincia di Mantova.

“Da tempo i diversi attori del territorio, sia pubblici che privati, lavorano insieme per cercare di adottare strategie di valorizzazione del territorio dei Prati Stabili della Valle del Mincio. Alcuni passi avanti sono stati fatti ma permangono ancora molte sfide e criticità da affrontare – spiega Paolo Galeotti, presidente dell’Associazione dei Prati Stabili della Valle del Mincio -. Il Patto territoriale di sostenibilità si inserisce non solo nella volontà di perseguire strategie condivise e fare significativi passi in avanti in termini di gestione, governance, salvaguardia e valorizzazione di tutte le specificità di questo territorio, ma anche per rispondere a quanto previsto dalla nuova Legge regionale sulla Valorizzazione e tutela del paesaggio della pianura lombarda e dei prati stabili, che riconosce appunto l’unicità e la distintività del territorio dei prati stabili, per il loro alto valore tradizionale e identitario e come patrimonio unico da tutelare”.

LA CARATTERISTICA DEI PRATI STABILI
I Prati Stabili della Valle del Mincio rappresentano un ambiente unico in Lombardia, di estremo valore ma anche soggetto a molteplici pressioni che ne mettono a rischio la sopravvivenza. È quindi necessario adottare strategie condivise di salvaguardia e valorizzazione.
In queste zone esiste un connubio molto stretto tra allevamento e natura, che opera secondo i principi dell’economia circolare: i prati producono foraggio di qualità, sfalciato per l’alimentazione delle vacche, che a loro volta concimano i prati con le deiezioni, garantendone la crescita e il mantenimento in equilibrio.
Nei comuni di Goito e Marmirolo si concentra oltre il 75% degli allevamenti vaccini dell’area, segno di un’integrazione storica e strutturale. I prati vengono gestiti nel modo più naturale e tradizionale possibile, senza aratura, solo con sfalcio e concimazione naturale. L’assenza di fitofarmaci e fertilizzanti chimici consolida il loro ruolo di modello di agricoltura sostenibile e permette il mantenimento della biodiversità. Tuttavia, i prati e la loro biodiversità sono a rischio e necessitano di azioni di salvaguardia per proteggere la loro valenza ambientale, sociale ed economica-produttiva.