PEGOGNAGA – Durissima reprimenda dell’ex parlamentare Pd Marco Carra all’amministrazione comunale di Pegognaga, che avrebbe criticato l’iniziativa Dem di raccolta firme per la drammatica carenza di medici di base in paese. In una affollata assemblea organizzata dalla sezione locale, contro la tesi della stessa amministrazione circa l’irrisolvibilità nell’immediato di trovare copertura stabile all’assistenza sanitaria territoriale, il Pd ha inteso dimostrare, con la presenza dei consiglieri comunali di centrosinistra Fulvio Renusi, Edoardo Bottoni, Teresa Morbio e Viola Messori, e il supporto dei consiglieri regionali Antonella Forattini e Gianni Girelli di Brescia e del pentastellato Andrea Fiasconaro, corroborati dall’intervento del docente medico Nicola Taurozzi, che non solo sussisterebbe una soluzione definitiva alla carenza medici, sia pure intervallata da una ragionevole fase transitoria con sostituti, ma anche la necessaria copertura finanziaria derivante dal Pnrr. Partendo dal pregresso storico delle cause che avrebbero portato allo smantellamento della medicina territoriale, facendone carico a tutti i responsabili del comparto sanitario regionale a cominciare da Roberto Formigoni («Favorendo la sanità privata Formigoni ha lanciato lo slogan di grande democrazia di “libera scelta”, basandosi però non sull’analisi dei bisogni della gente, ma su chi offriva sanità più pronta»), per giungere alle gestioni della Lega salviniana, Girelli ha dettagliato il quadro della “disastrosa situazione sanitaria”, finalizzata, a suo avviso, alle strutture puntando altresì sulla rassegnazione degli assistiti. Ma starebbe proprio ad evitarne la rassegnazione l’origine della raccolta firme, nata, secondo Galli, in modo del tutto spontaneo, che poi il Pd ha ritenuto di coordinare, per elevarne l’efficacia. “Medici di famiglia: ora che fare?” era il tema della serata. «Sono sparite tutte le nostre certezze di base!», ha detto Morbio, suggerendo quindi la propria soluzione «Andiamo alle urne con la croce al posto giusto!». Girelli ha proposto l’aumento numerico delle borse di studio per i neolaureati al corso di formazione di medicina generale. Proposta integrata da quella di Forattini di togliere il numero chiuso. Fiasconaro ha suggerito di demandare l’adempimento burocratico ambulatoriale ad altro personale «Il medico deve fare il medico, non riempire scartoffie!» Taurozzi «Non è questione di carenza medici, bensì di imbuto formativo. Altra causa: gli abbandoni per burnout, ossia stress. Le nuove strutture ci saranno, ma bisognerà poi finanziarle e gestirle». Presente in sala anche il vicesindaco Antonio Lui.
Riccardo Lonardi