MANTOVA – I dati microbiologici delle acque del Rio sono peggiorati negli ultimi mesi. A dirlo l’indagine chimica di Arpa e Ats, illustrata stamani da Lorenza Galassi, del Centro di Monitoraggio della Qualità delle Acque, durante l’incontro finale della seconda edizione del progetto “Rio Scuole”, tenutosi alla Madonna della Vittoria, a cui hanno partecipato, con campagne di monitoraggio, anche gli studenti degli istituti scolastici Strozzi, Fermi e Mantegna.
I risultati dell’indagine di Arpa evidenziano in particolare un peggioramento dei parametri microbiologici soprattutto nelle stazioni di valle, dovuto alla presenza di rifiuti e di animali. Un peggioramento che si sarebbe notato soprattutto nell’ultimo mese di ottobre, complice quasi certamente il perdurare di temperature calde, ben oltre la media stagionale.
La situazione più critica è risultata quella della stazione di via Trieste che ha superato i valori massimi registrati nel 2018.
“I parametri di base sono più o meno stabili -ha detto Lorenza Galassi – mentre quelli microbiologici potrebbero essere migliori e sono quindi invece da monitorare attentamente. Un lavoro di mantenimento e di pulizia delle sponde e il loro recupero potrebbe facilitarne una gestione più corretta”.
Sorvegliati speciali pure gli scaricatori di piena, i sistemi di protezione delle fognature che in condizioni di pioggia dovrebbero scaricare acqua diluita e quindi meno inquinante. “Quando piove -ha spiegato la ricercatrice – i valori più alti si riscontrano nelle stazioni di via Trieste e Piazza Cavallotti.
All’incontro ha preso parte anche l’assessore all’ambiente del Comune di Mantova Andrea Murari che ha ricordato gli obiettivi della balneabilità del Lago superiore e della navigabilità delle acque da Cittadella a Piazza Martiri con un servizio taxi a cui via Roma sta lavorando. A tal proposito Murari ha annunciato che il Comune darà il via a una campagna di controllo di tutti gli scarichi.
Durante la mattinata è arrivato anche l’importante annuncio di Paolo Corbellani, Presidente della Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano che si sta occupando del recupero delle Pescherie di Levante. “L’accesso dall’edificio al Rio – ha detto Corbellani – sarà pronto la prossima primavera”.