Pegognaga, arrivano tre medici di famiglia. Messori (Riattiviamo Pego): “Ora lavoriamo per Polesine”

PEGOGNAGA – Risolta finalmente la problematica dei medici di famiglia nel territorio di Pegognaga: saranno tre i nuovi arrivi nel comune della Bassa. “La notizia che finalmente saranno presenti tre medici di medicina generale nella nostra Comunità è sicuramente positiva – commenta la candidata a sindaco di Pegognaga Viola Messori alle prossime elezioni -. Un obiettivo raggiunto anche grazie all’ impegno e la sollecitazione di chi ha sempre fatto in modo che questo tema fosse determinante, per restituire servizi essenziali, soprattutto in materia di sanità pubblica, ai cittadini. C’è il rammarico per la frazione di Polesine, che al momento resta senza medico di base, ma anche in questo caso occorre attivarsi per trovare una soluzione e favorire le persone più fragili e la popolazione anziana con difficoltà di spostamenti”.
“Sono molto felice di questo e auguro un buon lavoro a queste tre importanti figure che con professionalità e generosità si impegnano dopo un lungo tempo in cui siamo stati penalizzati dalle criticità della medicina territoriale la cui gestione è in capo alla Regione Lombardia, il cui governo da oltre vent’anni è guidato dal centrodestra. Tuttavia, questo non significa che nell’ambito degli enti locali non si debba far sentire la propria voce ed evidenziare i bisogni dei cittadini.  Per questo ringrazio chi in questi anni si è attivato per fare in modo che questo tema diventasse occasione di confronto, dibattito e analisi, chi non si è voltato dall’altra parte strizzando l’occhio al potere. Con il gruppo di minoranza in consiglio comunale, RiAttiviamo Pego, che ringrazio, già a partire dal 2021 avevamo presentato un’interpellanza su questo tema; tutta la coalizione formata da Movimento Cittadini Attivi e Partito Democratico di Pegognaga ha fatto in modo che il tema della sanità pubblica fosse una priorità, non solo parlandone ma ipotizzando e proponendo possibili soluzioni. Al nostro fianco, in questi anni, ci sono state anche le associazioni, come il Tribunale del Malato e i Professionisti Medici e Operatori Sanitari, il sindacato Cgil, che hanno portato un interessante e positivo contributo con le loro esperienze e analisi.
Purtroppo a Polesine non è stato trovato il modo di riavere il medico. Credo sia una grave mancanza che colpisce le persone più vulnerabili e con difficoltà di spostamenti, che denota scarsa attenzione nei confronti delle cittadine e dei cittadini della frazione.”

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