Pegognaga nella Mappa del Contagio: restrizioni per il caso di dermatite nodulare

PEGOGNAGA – Della dermatite nodulare contagiosa riscontrata su un bovino di un allevamento di Porto Mantovano, che ha indotto il dipartimento veterinario di Ats Valpadana, sulla base della normativa sanitaria vigente, a circoscrivere una prima fascia di protezione del raggio di 20 chilometri e una seconda fascia di sorveglianza del raggio di 50 chilometri, parrebbe essere interessato, per quel riguarda la fascia di protezione, anche un allevamento di Pegognaga. L’ha comunicato in apertura della seduta consiliare di fine giugno lo stesso sindaco Matteo Zilocchi. Sulla base di quanto da lui spiegato, il primo caso in Italia di dermatite contagiosa animale sarebbe stato rilevato in Sardegna.
La comparsa di questa patologia animale, di carattere virale, in luoghi così distanti fra loro, fonda su due eventi: la trasmissione veicolare del virus da insetti ematofagi quali zanzare, zecche, mosche: la movimentazione di animali che pur non avendo sviluppato la patologia, potrebbero essere potenziali portatori del virus. «Ne consegue – ha rimarcato il sindaco – che sono bloccate le movimentazioni di animali in entrata e in uscita, salvo deroghe valutate da Ats, ma anche spandimenti di letame e liquami sui territori, anche in questi casi salvo deroghe dell’organo di competenza. E’ un tipo di patologia virale che colpisce nella fattispecie i ruminanti, ossia bovini, bufali e ovicaprini, trasmesso da insetti ematofagi quali mosche zecche zanzare. E’ comunque virus che non attacca l’uomo.

Riccardo Lonardi