PEGOGNAGA – Il ferragosto, come la notte, ha portato consiglio. Lo conferma Manuela Tirelli, assessore al bilancio del Comune di Pegognaga, che in un post su Facebook scrive «Ferragosto si presta al riposo e, a volte, alla riflessione. Rileggendo a distanza di tempo quanto scrissi sugli incarichi di consulenza della precedente amministrazione, mi accorgo che la scelta dei termini utilizzati possa essere stata improvvida e aver creato disagio a persone delle quali, nonostante la grande distanza politica, non ho mai voluto mettere in dubbio l’onestà personale. Se le mie parole si sono prestate a malintesi me ne dispiaccio, perché non ho inteso mettere in dubbio la buona fede di nessuno». Post che mette fine ad una polemica protrattasi a lungo, tanto da prospettare persino un risvolto giudiziario. A scatenare la discussione un precedente post della Tirelli, nel quale parlava di “fasulle” consulenze esterne richieste dalla precedente amministrazione di centrosinistra, concernenti progetti per Pegognaga Sm art City 2017-18. Parole che non erano piaciute al suo predecessore Daniele Benfatti, che invitava Tirelli a «cancellare questa frase o lunedì mi rivolgo alle forze dell’ordine». Benfatti, ora con evidente soddisfazione, pubblica un post, firmato da “alcuni amministratori della giunta Melli”, dal tono profondamente conciliante, dimostrando comprensione per l’inciampo politico-comunicativo «Cara Manuela, quando una persona si accorge di aver sbagliato e fa ammenda è sempre da apprezzare. L’inesperienza a volte gioca brutti scherzi, è capitato a tanti. La frase “consulenze fasulle” da te scritta, era offensiva e non corrispondeva al vero, come poi nei fatti hai potuto verificare. Noi ti avevamo chiesto di ritirarla e usare termini più adeguati, il non averlo fatto ci aveva portati ad avviare una pratica di denuncia per difenderci da un reato. Purtroppo il tuo gruppo Civici Uniti, ha usato le tue parole per farne un randello politico nei nostri confronti e nei miei in particolare: “mammasantissima, ex genio della finanza ” ecc., invece di aiutarti a comprendere l’errore fatto. Apprezziamo il tuo gesto e ti chiediamo, per chiudere definitivamente la questione, di portare il tuo pensiero in consiglio comunale».
Riccardo Lonardi
