PEGOGNAGA – Parco San Lorenzo di Pegognaga se non é tra i più belli della provincia virgiliana, di certo é forse quello che esercita maggiore attrazione per un pubblico molto vasto, proveniente anche da fuori regione, essendo anche méta di Jo-Park, parco d’avventure boschive ed aeree per grandi e piccoli, e per la presenza dell’Oasi Falconiera che registra la frequentazione di rari esemplari di avifauna.
Ma anche perché luogo di autentica ricreazione psicofisica per la bellezza arricchita da una nutrita serie di essenze arboree. Col cambio di colore politico alla guida del paese laurenziano il Parco é divenuto oggetto di dispute piuttosto frequenti. Oggetto delle diatribe tra la minoranza rappresentata dalla coalizione di centrosinistra RiAttiviamo Pego e la maggioranza Movimento Civici Uniti é l’impostazione gestionale avviata dalla giunta municipale guidata dal sindaco Matteo Zilocchi. Il primo motivo di scontro tra gli opposti schieramenti é emerso in consiglio comunale una quindicina di giorni or sono, quando l’assessore all’ambiente Giulia Caramaschi ha proposto il nuovo regolamento gestionale del Parco, che segue quello di 24 anni fa, onde rendere esecutive le convenzioni con le associazioni di volontariato, che mantengono in ordine il luogo di attrazione e quindi fruibile da un sempre più vasto pubblico. Caramaschi nel suo intervento aveva specificato che l’aggiornamento delle norme era il risultato di un confronto e persino di un consulto scritto richiesto ai vari gruppi di volontariato. Le novità più importanti hanno riguardato la modifica del comitato consultivo, che per statuto deve essere convocato ogni trimestre, e la nomina di coordinatore e di vice-coordinatore ciascuno espressione di diversa associazione con mandato a rotazione della durata di un anno. Essendo questi organi consultivi, ovvio che i loro pareri non risultano vincolanti per la giunta municipale. Punto severamente contestato dall’opposizione. La quale qualche tempo dopo ha altresì contestato l’assenza di sfalcio e quindi l’inaccessibilità. La risposta della giunta é stata quella di aver volutamente procrastinato lo sfalcio, funzionale al divieto di frequentazione del Parco, onde evitare assembramenti persistendo Covid-19.
Ora il sindaco Zilocchi comunica che «i lavori di sfalcio sono stati affidati con determina dell’Ufficio Tecnico direttamente a Coop Di Vittorio, per l’importo complessivo di 2.800 euro. Il parco sarà quindi in ordine e pronto per la riapertura del 18 maggio, come promesso. I dati epidemiologici riferiti al nostro Comune si sono finalmente stabilizzati e sono scese ad 8 le perone attualmente positive. Abbiamo lasciato volutamente incolto il Parco in questo periodo di emergenza come deterrente per evitare ingressi nel periodo di chiusura. Ringrazio i volontari di Pado Patri, che si sono sempre resi disponibili per effettuare gli sfalci, ma abbiamo preferito in questa fase, per ragioni di sicurezza, affidare le operazioni a ditta specializzata».
Riccardo Lonardi