PEGOGNAGA – Una crepa di origine sismica in bella mostra, parrebbe, da sette-otto anni nella scuola dell’infanzia a Pegognaga è divenuta dibattito oggetto consiliare di una interpellanza della minoranza di centrosinistra. «In seguito a segnalazioni sullo stato di degrado della scuola – recita il documento letto da Teresa Morbio – dovute a crepe nei muri, scatole elettriche rabberciate, perdita d’acqua dal soffitto, fatto spiacevole per lo stato dell’immobile e la mancata trasparenza nella comunicazione da parte dell’Amministrazione, chiediamo i tempi previsti per la manutenzione». L’assessore PI Manuela Tirelli ha risposto che la segnalazione in Comune era giunta da più parti e comunque il problema era già noto. L’intervento era stato ostacolato dal persistente maltempo. Secondo l’assessore comunque «Parlare di degrado della scuola è esagerato, perché sembra che stia cadendo a pezzi. Non è così; anche perché con le insegnanti parlo tutti i giorni». Ancora «Per le infiltrazioni sono stati fatti interventi anche anni fa: il tetto ha diversi anni, quindi sono interventi di tamponamento». Si rende necessaria una manutenzione radicale «Come del resto è già nelle nostre intenzioni». Ha proseguito «Crepa d’assestamento nel corridoio, conseguente al terremoto del 2012. L’ufficio tecnico conferma che è stata fatta messa in sicurezza post-sisma. Dopodiché non si è ritenuto necessario intervenire. Nella crepa non ci sono fili penzolanti e la scatola elettrica è stata coperta con nastro rafforzativo. Ogni anno vengono eseguiti controlli e redatto relativo documento». La crepa risulta nella congiunzione tra struttura primaria della scuola e ala nuova, sensibile quindi alla scossa sismica. «Vorrei fare – ha concluso Tirelli – un incontro con insegnanti e genitori il 9 gennaio». Il sindaco Matteo Zilocchi «A dieci anni dal terremoto abbiamo in animo di fare un check up a tutte le scuole». Viola Messori della minoranza, ha sottolineato «Importantissimo intervenire per abbellire: il bello in senso pedagogico è fondamento dell’educazione»
Riccardo Lonardi