Pera mantovana, via libera all’export in Cina

MANTOVA – La Pera mantovana Igp in Cina? Ora è possibile, grazie al via libera di Pechino, che ha certificato il superamento delle barriere sanitarie e dato il via libera all’intesa con i ministeri italiani dell’Agricoltura e degli Affari esteri. Ne dà notizia Coldiretti, che plaude all’iniziativa che contribuisce a sostenere la valorizzazione del made in Italy e che ha visto concludersi positivamente un negoziato partito nel 2017.

I primi container di pere prodotte in Emilia-Romagna sono partiti all’inizio di ottobre e non è escluso che, con la prossima stagione produttiva, anche la pera prodotta nel Mantovano possa conquistare i consumatori dell’Estremo Oriente.

“L’incognita, a questo punto, sarà avere a disposizione il prodotto, visto che in questi ultimi anni il comparto delle pere è stato colpito duramente da avversità climatiche, cimice asiatica, maculatura bruna, alternaria, problematiche che impegnano duramente gli agricoltori e il Servizio fitosanitario regionale – afferma Pier Paolo Morselli, agricoltore di Coldiretti Mantova e presidente della cooperativa Corma di San Giovanni del Dosso -. Indubbiamente, l’apertura di nuovi mercati costituisce un’opportunità in grado di dare ossigeno a un settore strategico del Made in Italy come quello delle pere e, con particolare riferimento al nostro territorio, con riferimento alla Pera mantovana Igp”.

Con 520 ettari coltivati in provincia e una produzione stimata per l’anno 2023 di oltre 120mila quintali (fonte: elaborazione Coldiretti Mantova su dati Istat), la pera è una delle colture simbolo del Destra Secchia, che ha sofferto negli ultimi anni le ingiurie del clima (in particolare le gelate primaverili e la grandine estiva) e gli attacchi di insetti e altre patologie, tanto che in due anni, in conseguenza di estirpi e riconversioni, sono stati persi quasi 90 ettari, con una flessione di quasi il 18 per cento.

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